Allenare il cervello per rallentare il declino cognitivo: come attività fisica e mentale riducono l’infiammazione

Un nuovo studio italiano dimostra che attività fisica, stimolazione mentale e interazione sociale possono ridurre l’infiammazione e proteggere il cervello dal declino cognitivo. Scopri come mente e corpo lavorano insieme per prevenire le malattie neurodegenerative.

Novembre 24, 2025 - 20:37
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Allenare il cervello per rallentare il declino cognitivo: come attività fisica e mentale riducono l’infiammazione
Illustrazione del cervello con attività neuronale attiva, simbolo della protezione contro il declino cognitivo e dell’effetto anti-infiammatorio di attività fisica e mentale.

Allenare il cervello per contrastare il declino cognitivo,

il ruolo di corpo, mente e infiammazione

Un nuovo studio italiano ha dimostrato che mantenere attivi corpo e mente non è solo una buona abitudine, ma una vera strategia scientificamente valida per preservare il cervello dall’invecchiamento. La ricerca, coordinata dall’IRCCS Istituto Clinico Humanitas in collaborazione con l’Istituto di Neuroscienze del CNR di Pisa, ha valutato come un programma mirato di esercizio fisico, stimolazione cognitiva e attività sociali possa influire sui processi infiammatori legati alla degenerazione neurologica.

Perché allenare il cervello aiuta a prevenire il declino cognitivo

L’invecchiamento porta naturalmente con sé un aumento dell’infiammazione sistemica, una condizione chiamata “inflammaging”, responsabile dell’indebolimento delle funzioni cognitive e dell’aumento del rischio di malattie neurodegenerative come Alzheimer e Parkinson.
Lo studio dimostra che uno stile di vita attivo è in grado di modulare questo processo biologico.

Cosa accade nel cervello?

Le persone coinvolte nel programma hanno mostrato un aumento delle molecole antinfiammatorie associate alla protezione dei neuroni e al miglioramento della comunicazione tra le cellule cerebrali. Ciò suggerisce che l’allenamento mentale e fisico possa avere un impatto diretto sui meccanismi che regolano il benessere del cervello.

Il programma sperimentale: un mix di attività per il benessere globale

La ricerca ha valutato un percorso che combina:

  • Esercizio fisico regolare
    Camminate, ginnastica dolce o attività aerobiche leggere che stimolano la circolazione e favoriscono la produzione di sostanze neuroprotettive.

  • Stimolazione cognitiva
    Giochi mentali, lettura, esercizi di memoria e problem solving per mantenere attivi i circuiti neuronali.

  • Interazione sociale in un ambiente arricchito
    Attività di gruppo e contesti sociali stimolanti che riducono stress, isolamento e infiammazione.

I partecipanti hanno mostrato non solo un miglioramento delle prestazioni cognitive, ma anche una maggiore presenza di biomarcatori antinfiammatori nel sangue.

Corpo e mente: un’unica strategia contro l’infiammazione

Il risultato più interessante dello studio è la forte correlazione tra attività quotidiane e risposta biologica del corpo. L’approccio integrato mente-corpo sembra dunque essere una delle strategie più efficaci per rallentare il declino cognitivo.

Perché è importante agire presto

Intervenire prima che insorgano segni evidenti di decadimento permette di rinforzare le reti neurali e proteggere più a lungo le capacità mentali. Anche piccoli cambiamenti nello stile di vita possono fare una grande differenza nel medio-lungo periodo.

Conclusioni

Questo studio italiano conferma che prevenire il declino cognitivo è possibile. Un mix equilibrato di attività fisica, esercizi cognitivi e relazioni sociali non solo migliora la qualità della vita, ma contribuisce a mantenere sano il cervello grazie all’aumento di molecole antinfiammatorie protettive.

Allenare corpo e mente ogni giorno diventa così una vera e propria terapia naturale contro l’invecchiamento cerebrale.

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Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia