Il Gran Ballo dei Principi di Monaco incanta Capri

Il Gran Ballo dei Principi di Monaco incanta Capri
Un evento esclusivo tra nobiltà e fascino aristocratico
Capri ha accolto il Gran Ballo dei Principi e delle Principesse di Monaco con l’aria sobria e affascinata di chi sa di ospitare qualcosa che sfiora l’irreale. Il 19 luglio l’isola si è trasformata in teatro di un evento che ha portato nella quiete del Mediterraneo il rituale sontuoso del ballo aristocratico, dove l’apparenza non è vanità ma codice, e l’etichetta non è ostentazione ma linguaggio.
Il Jumeirah Capri Palace è stato scelto come dimora d’eccezione per il debutto italiano di una serata che ha già segnato tappe nei luoghi simbolo dell’alta società internazionale, da Monte Carlo a Cannes, da Venezia a Dubai.
Il programma e i protagonisti
Il programma ha seguito la liturgia ormai rodata: accoglienza con cocktail, cena di gala, spettacolo, balli, DJ set e un dress code tassativo che ha imposto tiara per le dame, abiti da sera lunghi fino a sfiorare il pavimento, uniformi cerimoniali o frac per gli uomini, cravatta bianca o nera.
Il biglietto d’ingresso ha oscillato tra i 1500 e i 3000 euro, modulato in tre formule, Emerald, Sapphire e Ruby, pensate per calibrare il livello di esclusività. Ma al di là dei numeri, è stata la qualità della presenza a definire l’identità dell’evento.
La principessa Hélène de Yougoslavie ha fatto gli onori di casa con una grazia ferma e asciutta, confermando la sua capacità di attraversare questi contesti con autenticità. Al suo fianco, Jean-Christophe Napoléon Bonaparte ha rappresentato una nobiltà giovane, distinta ma non distante, mentre la principessa Olga Romanoff ha portato con sé l’eco malinconica di una storia familiare che si intreccia con la grande storia d’Europa.
Eleganza e atmosfera
Tra le figure femminili più osservate e fotografate, Violette Sermani ha confermato la sua ascesa nel panorama delle serate internazionali, Victoria Silvstedt ha fatto il suo ingresso con il sorriso di chi conosce bene i riflettori, Nadine Mirada ha attirato sguardi con uno stile sofisticato e privo di sbavature.
Beatrice Borromeo Casiraghi ha attraversato la sala con la sua eleganza silenziosa, consapevole di essere riferimento costante per chi cerca un equilibrio tra modernità e tradizione. Maria Ludovica Campana, in abito di ispirazione neoclassica, ha rappresentato un’idea di femminilità colta, rarefatta.
Tra gli uomini, il marchese Carlo Andrea Mazzoni ha giocato con l’immagine senza cadere nella caricatura, mentre Giuseppe Femia ha saputo coniugare spirito mondano e misura, qualità sempre più rare in eventi dove l’apparenza rischia di diventare maschera.
La serata ha avuto il ritmo morbido delle feste ben progettate: i brindisi hanno accompagnato la luce che calava su Anacapri, la musica ha avvolto senza travolgere, i passi di danza sono stati più cerimoniali che spontanei, ma non per questo meno affascinanti. Nessun eccesso, nessuna sbavatura, solo la volontà di costruire un momento dove l’estetica nobiliare potesse esprimersi senza ironia, senza necessità di spiegarsi.
È rimasta, alla fine, quella sensazione di aver assistito a qualcosa di altro, dove tutto è stato curato per non sembrare mai casuale. Capri, per una sera, non è stata semplicemente sfondo, ma personaggio silenzioso e complice di un gioco raffinato, che ha scelto di prendersi sul serio senza mai perdere l’equilibrio.
A cura di Katya Malagnini
Leggi anche: Elsa Giordano difende Giorgia con classe
L'articolo Il Gran Ballo dei Principi di Monaco incanta Capri proviene da BOLLICINEVIP.
Qual è la tua reazione?






