Il Pro Patria Museum pronto a riaprire dopo l’incendio: ultimi ritocchi in vista dell’inizio della stagione


La nuova stagione della Pro Patria si apre non solo con il ritorno sul rettangolo di gioco ma anche nella memoria e nella storia. Dopo mesi di lavori in seguito dell’incendio del luglio 2024, il Pro Patria Museum è quasi pronto a tornare fruibile: mancano solo piccoli interventi di rifinitura, dalle porte da sostituire alla verniciatura finale, per restituire alla città e allo stadio Speroni uno spazio che negli ultimi dodici mesi è mancato tanto ai tifosi biancoblu e del mondo del calcio.
«Ormai siamo in dirittura d’arrivo – spiega l’assessore allo sport e vicesindaco Luca Folegani – gli allacciamenti elettrici sono stati completati, il locale è stato sistemato e contiamo, se non già dalla prossima settimana, di poter riaprire il museo entro nel mese di settembre».
Un traguardo che arriva dopo un anno di stop, segnato da questioni burocratiche e assicurative, e che coincide con un nuovo corso anche per la gestione, affidata a Simone Colombo: «Ho molta stima e fiducia in lui – aggiunge Folegani – sono sicuro che farà bene».
Il museo della Pro Patria è più di un semplice contenitore di cimeli: rappresenta un punto di riferimento identitario, un legame con la cultura e la storia sportiva della città. «Come amministrazione ci teniamo molto a sostenere questo spazio, perché ciò che appartiene alla Pro Patria appartiene anche a Busto Arsizio» sottolinea l’assessore.
Intanto, sul fronte calcistico, domani – domenica 17 agosto – i tigrotti debuttano in Coppa Italia contro l’Alcione degli ex Cusatis, Pitou e Renault primo passo di una stagione che scatterà a tutti gli effetti settimana prossima con il debutto campionato proprio contro la Pro Vercelli, per la rivincita dopo l’amaro playout.
«La squadra si sta formando giorno dopo giorno, come un puzzle che va a completarsi – osserva Folegani – ci auguriamo che sia un’annata più bella della scorsa».
Un doppio nuovo inizio, dunque: quello di un gruppo chiamato a ricostruirsi dopo mesi difficili e quello del museo, che torna a raccontare la storia di chi ha vestito i colori biancoblu.
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