Inquinamento su spiagge e fiumi, ridotto con tasse e divieti sui sacchetti di plastica
Uno studio condotto congiuntamente dall’Università del Delaware e dalla Columbia University ha evidenziato che, in assenza dei sacchetti di plastica, sulle spiagge si registrerebbe una riduzione dei rifiuti pari a quasi la metà. L’analisi si è concentrata sull’effetto di regolamenti locali che vietano o tassano i sacchetti monouso in varie aree degli Stati Uniti.
Gli studiosi hanno indicato i sacchetti in plastica come una delle fonti principali dell’inquinamento costiero e marino. Essendo leggeri, vengono facilmente trasportati dal vento, si accumulano sulla sabbia, mettono a rischio la fauna selvatica e, nel tempo, si degradano trasformandosi in microplastiche.
Con l’aumento dell’attenzione pubblica su questo problema, oltre cento nazioni hanno deciso di introdurre norme restrittive, come divieti e tassazioni. I dati mostrano che queste misure hanno comportato una diminuzione dei rifiuti plastici recuperati, variabile tra il 25% e il 47%, rispetto alle zone prive di regolamentazione.
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