La dieta del gelato: salutare e gustosa, adatta ad anziani e donne in gravidanza

Gli italiani – e non solo – impazziscono per il gelato, simbolo del Made in Italy nel mondo. Molte le priprietà salutari dell’alimento se consumato nelle giuste quantità: oggi emergono anche gusti funzionali, arricchiti con fermenti lattici, fibre o vitamine, adatti alle diete. «Fornisce zuccheri semplici e complessi, proteine, grassi, vitamine e sali minerali» sottolinea il Professor Michelangelo Giampietro, presidente dell’Istituto del Gelato Italiano
di Elisabetta Turra
Soddisfare la voglia di gelato e mantenere una dieta sana è possibile. Lo assicura il professor Michelangelo Giampietro, presidente dell’Istituto del Gelato Italiano e medico specialista in medicina dello sport e scienze dell’alimentazione. «Il gelato – spiega l’esperto – può trovare spazio in modo intelligente e consapevole anche in un’alimentazione sana», a patto di rispettare quantità, varietà e occasioni di consumo.
Ricorda che si tratta di «un alimento completo sotto molti aspetti»: idrata grazie all’acqua, fornisce zuccheri semplici e complessi, proteine – specialmente nei gusti alla crema –, grassi, vitamine e sali minerali. Consumandolo in porzioni adeguate, «può rappresentare uno spuntino saziante e nutriente, oppure sostituire un pasto in modo leggero e piacevole», purché abbinato a frutta o verdura per garantire equilibrio nutrizionale.
I vantaggi del gelato confezionato

Il gelato confezionato, secondo Giampietro, facilita scelte consapevoli, grazie a etichette nutri chiare che permettono di regolare le porzioni e preferire gusti alla frutta per un apporto calorico minore oppure creme se si cerca un alimento più completo. È «adatto anche agli anziani o a chi ha difficoltà nella masticazione» e, sottolinea il professore, può essere consumato con serenità anche dalle donne in gravidanza «grazie ai rigorosi standard igienici».
Le novità dell’estate 2025
L’estate 2025 porterà gelati capaci di unire innovazione, sostenibilità e gusto. Secondo Giampietro, resta forte la centralità del cioccolato, affiancato da frutti rossi e caramello, mentre prosegue la moda dei sapori legati alla nostalgia, come biscotti e caramelle dell’infanzia. Emergono poi «gusti funzionali, arricchiti con fermenti lattici, fibre o vitamine (richiesti dal 62 % degli italiani secondo AstraRicerche)». Spazio anche a formati innovativi: mini-coni, stecchi, ghiaccioli e snack monoporzione per una pausa gustosa e leggera.
La sostenibilità è un altro tema cruciale: «Il 68 % degli italiani chiede packaging biodegradabili e filiere più sostenibili». Non mancano le sperimentazioni high-tech: gelati che cambiano colore, resistenti al caldo e stampati in 3D. «Più gusto, più attenzione alla salute, più rispetto per l’ambiente – senza rinunciare alla magia del gelato», sintetizza Giampietro.
Un alleato del benessere emotivo
Per il presidente IGI, il gelato è «un piccolo rituale di benessere»: basta un morso per evocare emozioni, sensazioni familiari e piacevoli. I dati di AstraRicerche, ricorda, confermano che per il 73,7 % degli italiani il gelato è sinonimo di gioia, per il 72,4 % rappresenta simpatia e per il 72,1 % una profonda soddisfazione. Il gelato richiama alla mente l’infanzia, le vacanze, il mare, diventando “un piacere che unisce generazioni”, definito comfort food dal 60 % degli intervistati. Per molti italiani è un’abitudine settimanale estiva, ma le sue proprietà emotive perdurano anche oltre la bella stagione.
Il gelato come eccellenza del Made in Italy
Il gelato confezionato italiano è simbolo nazionale: lo afferma l’80 % della popolazione, che lo considera emblema dell’eccellenza alimentare italiana. Questo grazie all’equilibrio tra “tradizione, creatività e qualità delle materie prime”: il gelato industriale è nato in Italia e qui rimane fedele ai suoi valori originali. Per Giampietro, è un prodotto d’eccellenza non solo per il sapore, ma anche per l’identità culturale.
Il gelato confezionato ha numeri importanti: quasi 170mila tonnellate prodotte nel 2023 per 1,9 miliardi di euro, con esportazioni di 80.400 tonnellate per 355 milioni di euro. Il professore sottolinea che questo valore riflette «la vitalità di un settore che esporta gusto e qualità nel mondo». Inoltre, La pandemia ha rafforzato la tendenza al consumo domestico, una modalità che continua a crescere: si stima che entro il 2027 il consumo aumenterà per il 30 % degli italiani.
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