La tendenza Autunno/Inverno ufficiale è lei: tutto pois in mille sfaccettature incredibili

Dalle passerelle alle strade, i pois dell’autunno-inverno si reinventano tra micro e macro pattern, colori inediti e abbinamenti sorprendenti.
C’è un momento, ogni stagione, in cui un dettaglio apparentemente semplice riesce a catturare più attenzione di qualsiasi taglio sartoriale o stampa complessa. Quest’anno, tocca di nuovo ai pois. Quell’alternanza di pieni e vuoti, precisa e allo stesso tempo giocosa, che negli anni ha attraversato epoche e stili senza mai perdere il suo fascino. In passerella tornano in versione moltiplicata, interpretati da maison che li conoscono bene e li trasformano ogni volta in qualcosa di diverso.
Guardandoli oggi, è chiaro che i pois hanno una capacità rara: si adattano al tempo in cui vivono senza tradire la loro natura. Possono essere minimal e rigorosi o esuberanti e irregolari, quasi a dimostrare che l’ironia non è mai incompatibile con l’eleganza. In questa stagione li vediamo cambiare dimensione, giocare con i volumi degli abiti, creare drappeggi che aggiungono movimento a ogni passo. È un linguaggio visivo che mette di buon umore, ma che non rinuncia alla raffinatezza.
Nina Ricci e l’equilibrio raffinato del pois
Nina Ricci interpreta i pois con un approccio delicato, ma non privo di carattere. Le proporzioni sono studiate per dare equilibrio al capo senza soffocarlo, con un uso calibrato dei contrasti cromatici. La scelta di tessuti leggeri fa sì che il movimento del pattern segua quello del corpo, mantenendo quell’allure sofisticata che da sempre caratterizza la maison. È un’interpretazione che funziona sia di giorno che di sera, adattabile senza perdere di intensità.
Ed è proprio quando il pois incontra la teatralità che la sua natura cambia completamente, come dimostra la visione di Moschino.
Moschino e il pois come dichiarazione scenica
Moschino si diverte a spingere i pois al massimo della loro potenza comunicativa. Qui la stampa diventa un elemento narrativo, quasi teatrale, con colori saturi e dimensioni oversize che catturano lo sguardo da lontano. Gli abiti sono costruiti per essere statement pieces, perfetti per chi non ha paura di prendersi la scena. È la dimostrazione che il pois può essere anche irriverente, senza mai diventare caotico.
Da un’esplosione di esuberanza passiamo a un lavoro quasi materico, in cui il pois sembra prendere vita sul tessuto, come nelle creazioni di Prabal Gurung.
Prabal Gurung e la tridimensionalità in passerella
Prabal Gurung lavora sulla tridimensionalità. Nei suoi capi i pois sembrano emergere dal tessuto, grazie a giochi di luce e lavorazioni che danno profondità alla superficie. L’effetto è quello di una stampa viva, che cambia a seconda di come si muove chi la indossa. Le palette cromatiche, meno convenzionali, aprono nuove possibilità di styling, soprattutto per chi ama combinare capi formali con dettagli inaspettati.
E se la tridimensionalità aggiunge dinamismo, il romanticismo di Bora Aksu riporta il pois a un linguaggio più morbido e femminile.
Bora Aksu e il romanticismo strutturato
Bora Aksu punta sulla femminilità romantica. I pois diventano più piccoli e si mescolano a trasparenze e volant, creando un’estetica leggera ma complessa. I capi mantengono una certa dolcezza visiva, pur rimanendo strutturati. È la dimostrazione che il pois può essere delicato senza perdere personalità, un’opzione ideale per chi cerca un equilibrio tra grazia e presenza scenica.
A riportare il pattern su un terreno più sperimentale ci pensa Viviano, con un approccio quasi cinetico.
Viviano e il pois in movimento
Viviano propone un’interpretazione sperimentale. Qui i pois si deformano, cambiano forma e dimensione sullo stesso capo, quasi a voler raccontare una storia di movimento continuo. L’uso di tessuti tecnici e finiture lucide rende l’effetto ancora più contemporaneo. È una visione che piace a chi ama la moda come campo di gioco e ricerca.
E proprio quando il pois sembra aver trovato la sua dimensione più innovativa, Ulla Johnson lo riporta verso una naturalezza raffinata.
Ulla Johnson e il fascino naturale dei pois
Ulla Johnson porta il pois in un territorio più naturale e tattile. I colori sono ispirati alla terra e alle spezie, con un pattern che appare quasi disegnato a mano. Gli abiti hanno volumi morbidi e una portabilità immediata, dimostrando che il pois può anche essere discreto e avvolgente. È la scelta perfetta per chi vuole inserire un dettaglio di tendenza in un guardaroba quotidiano.
Infine, Luisa Beccaria dimostra che lo stesso pattern può essere sia rigoroso che sognante.
Luisa Beccaria e il romanticismo senza tempo
Luisa Beccaria rimane fedele alla sua cifra estetica fatta di leggerezza e romanticismo. I pois sono piccoli, ravvicinati, distribuiti su tessuti fluidi che si muovono con eleganza. È un’interpretazione classica, ma resa attuale dalla scelta di colori meno prevedibili. Perfetta per chi ama il vintage senza rinunciare a un tocco di modernità.
Nell’autunno-inverno 2025/26, i pois diventano il filo conduttore di un guardaroba che sa mescolare epoche, suggestioni e personalità diverse. Non serve una regola precisa, ma la voglia di giocare con proporzioni, colori e abbinamenti.
Che sia su un abito da sera o su una camicia per il giorno, questo motivo resta capace di catturare lo sguardo e alleggerire l’umore. Perché alla fine, anche nella moda, un po’ di ironia è sempre la scelta più elegante.
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