Lupi o elfi? Una parola cambia una leggenda di 800 anni

Lug 20, 2025 - 01:00
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Lupi o elfi? Una parola cambia una leggenda di 800 anni

Per quasi 130 anni, un mistero letterario ha tormentato gli studiosi di Cambridge, facendoli, come ha detto uno dei ricercatori, "strappare i capelli per la frustrazione". Al centro dell'enigma c'erano poche righe in inglese antico, incastonate in un sermone in latino risalente a circa 800 anni fa, e i riferimenti apparentemente inspiegabili del grande poeta Geoffrey Chaucer a una leggenda perduta: il "Canto di Wade".

Chaucer, nei suoi celebri "Racconti di Canterbury" e in un'altra opera del tardo Trecento, menziona questo racconto in un modo che ha sempre lasciato perplessi gli accademici. Perché citare una storia che si pensava popolata da mostri e giganti in un contesto di intrighi cavallereschi e cortesi? La risposta, finalmente, è arrivata grazie a una scoperta significativa.

La fonte di ogni dubbio risiede in un manoscritto, il Peterhouse MS 255, dove nel 1896 lo studioso M.R. James scoprì i versi appartenenti a quella che identificò come un'opera romantica perduta del XII secolo. Tuttavia, James non approfondì mai la sua analisi, lasciando un'eredità di incertezza. Il nodo del problema, come rivela una nuova ricerca condotta da James Wade e Seb Falk dell'Università di Cambridge, era un errore di trascrizione. Un copista medievale, forse per una semplice svista, aveva scritto "elves" (elfi) dove in realtà avrebbe dovuto esserci "wolves" (lupi). La confusione tra le lettere 'y' e 'w' nell'antica calligrafia ha portato fuori strada generazioni di esperti.


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Redazione Redazione Eventi e News