L’avviso di garanzia – tecnicamente in questo momento solo
un’elezione di domicilio con la richiesta di nominare un legale – è stato notificato ieri per la necessità urgente degli investigatori di eseguire accertamenti sul tonno all’origine della sindrome sgombroide (
in questo articolo l’intervista dello specialista su come si manifesta e su come si cura).
Trattandosi di un alimento deperibile la Asl3, delegata a questo tipo di accertamento, dovrà procedere in fretta.
Tra gli indagati c’è anche Paolo Piccolo, titolare di Just Balilla e un suo dipendente che avrebbe preparato la pietanza con il tonno. Non è escluso che altri avvisi a titolo di garanzia saranno recapitati dalla polizia giudiziaria anche ai grossisti del t0nno e ai produttori, per poter ricostruire tutti i passaggi della filiera alimentare anche se dalle prime indagini effettuate presso la sede del grossista non sarebbe emersa la presenza dell’istamina che ha causato l’intossicazione. L’ipotesi di reato al momento è quella di somministrazione di sostanze alimentari nocive. Se i clienti intossicati decideranno di sporgere denuncia la procura potrà valutare anche l’ipotesi di lesioni colpose. Il pm Andrea Ranalli è in realtà al momento ancora in attesa della relazione della Asl3 che ha svolto i primi accertamenti.
La sindrome sgombroide sopraggiunge quando la catena del freddo con cui il pesce – in questo caso, tonno – arriva in tavola viene in qualche modo compromessa. Nel locale sono stati trovati e sequestrate due partite di tonno e solo una aveva una presenza eccessiva di istamina che ha causato l’intossicazione.
“L’avviso di garanzia notificato al titolare deve essere letto come un atto dovuto, utile a garantire la piena partecipazione della difesa alle verifiche che la Procura svolgerà nelle prossime settimane – commenta Nicola Scodnik, che assiste l’imprenditore Paolo Piccolo – Al momento, nei verbali redatti dagli ispettori non risultano rilievi sulla conservazione o sulla lavorazione dell’alimento servito, elemento che conferma la necessità di attendere gli esiti delle analisi di laboratorio, che verranno effettuate in contraddittorio. Accogliamo quindi con assoluta serenità questo passaggio formale, certi che l’approfondimento tecnico-scientifico consentirà di chiarire l’origine dell’accaduto. Qualora dalle indagini emergessero responsabilità riconducibili alla filiera di fornitura del prodotto, adotteremo ogni iniziativa necessaria a tutelare la posizione del titolare e a far valere le eventuali responsabilità di terzi”.