Mobilità dei docenti e Legge 104: il Tribunale di Siracusa riconosce il diritto all’assistenza familiare

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Il Tribunale di Siracusa si è pronunciato in merito alla mobilità dei docenti, tutelando il diritto degli stessi al trasferimento per assistenza familiare ex Legge 104.
Una sentenza rilevante sul diritto alla mobilità dei docenti per assistenza familiare
Una recente sentenza del Tribunale di Siracusa – Sezione Lavoro (20 agosto 2025) fissa un principio particolarmente rilevante nel delicato equilibrio tra esigenze organizzative della scuola e diritti di chi si prende cura di un familiare disabile.
In particolare, il caso oggetto della pronuncia dei giudici siciliani riguarda un insegnante che, dopo aver chiesto il trasferimento per avvicinarsi ai genitori affetti da gravi disabilità, si era visto opporre un diniego da parte dell’Ufficio scolastico provinciale (Usp) e del Ministero dell’Istruzione.
Il motivo del diniego e l’interpretazione restrittiva della Legge 104
La motivazione del rifiuto richiama un’interpretazione restrittiva delle norme: secondo l’amministrazione, il docente avrebbe perso la precedenza prevista dalla Legge 104/1992 (art. 21 l. 104/1992) poiché non aveva indicato il Comune di residenza dei genitori assistiti – ovvero, il Comune di Messina – tra le prime scelte nella domanda di mobilità.
I giudici hanno invece ribaltato la posizione dell’Usp e del Ministero, affermando che tale interpretazione non trova alcun riscontro né nella legge né nel contratto collettivo nazionale. Non esiste, dunque, alcun obbligo di inserire per prime le scuole del Comune del disabile: è sufficiente che almeno una delle preferenze ricada in quel territorio, anche se collocata più avanti nell’elenco. Nel caso concreto, Messina era stata indicata come ottava opzione e ciò è stato ritenuto pienamente legittimo.
Il diritto soggettivo all’assistenza familiare
Secondo l’avvocato del docente, la pronuncia chiarisce un principio fondamentale: il diritto all’assistenza familiare non può essere sacrificato da regole amministrative arbitrarie o da prassi interpretative troppo rigide. La tutela garantita dalla Legge 104, che riconosce la possibilità di scegliere una sede di lavoro compatibile con le esigenze di cura, rappresenta un diritto soggettivo primario e non può essere svuotata di contenuto.
Mobilità dei docenti: una sentenza con implicazioni sistemiche
La decisione, oltre a sanare la situazione personale del docente coinvolto, assume una portata più ampia. Molti insegnanti ogni anno si trovano infatti a fare i conti con rifiuti analoghi, basati su letture eccessivamente restrittive delle disposizioni contrattuali.
La sentenza di Siracusa potrebbe costituire un punto di riferimento per futuri ricorsi, restituendo centralità alla finalità sociale della norma. Ovvero permettere a chi assiste un familiare disabile di conciliare vita privata e lavoro, senza dover rinunciare al proprio diritto alla prossimità.
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