Napoli, crolla montacarichi all’Arenella: morti 3 operai

Lug 25, 2025 - 22:30
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Napoli, crolla montacarichi all’Arenella: morti 3 operai

Tragico incidente sul lavoro a Napoli, tra l’Arenella e il Vomero: tre operai sono morti per un incidente legato a un montacarichi.

Secondo le prime ricostruzioni, i tre stavano lavorando in via San Giacomo dei Capri, alla ristrutturazione di un edificio di sei piani. Ancora da chiarire l’esatta dinamica: potrebbe essere crollato il montacarichi/ponteggio. In corso le operazioni di messa in sicurezza dell’area.

Tre morti sul lavoro a Napoli
Tragico incidente sul lavoro a Napoli alle 9.40 di oggi, 25 luglio 2025. Ecco tutti gli aggiornamenti.
Inizio diretta: 25/07/25 11:00
Fine diretta: 25/07/25 23:00
Cgil Napoli: "Tragedia insostenibile, basta contare morti"

“Quella di oggi è una tragedia insostenibile dal punto di vista umano e civile. Ci stringiamo alle famiglie dei tre operai, al loro dolore. Ma non basta. Questa è una strage: dall’inizio dell’anno ad oggi siamo a circa 30 morti sul lavoro. Un dato allarmante che deve farci riflettere sulla necessità di intervenire con urgenza sulle condizioni di sicurezza nei cantieri e nei luoghi di lavoro”. Così il segretario generale Cgil Napoli e Campania, Nicola Ricci e il segretario generale Fillea Cgil Napoli, Giuseppe Mele, commentano l’incidente sul lavoro avvenuto questa mattina a Napoli, che è costato la vita a tre operai di una ditta impegnata nei lavori di ristrutturazione di un condominio privato nel quartiere Arenella.

“Proprio oggi – proseguono Ricci e Mele – la Prefettura di Napoli ci ha inviato il report della task force che è stata istituita per intensificare le ispezioni nei cantieri. Nel mese di giugno sono state fatte 28 ispezioni riscontrando la presenza di 7 lavoratori irregolari. La patente a punti non è uno strumento efficace per contrastare i fenomeni di irregolarità e le morti sul lavoro. Bisogna introdurre il reato di omicidio sul lavoro ed istituire una procura speciale. Il Governo ha approvato molte leggi e decreti in materia di sicurezza, ma nessuno ha ancora previsto strumenti e reati che puniscano le imprese che mettono a rischio la vita di lavoratori e lavoratrici. E poi c’è il tema della prevenzione e dei controlli: servono investimenti maggiori rispetto alle poche risorse che i Governi hanno messo in questi anni. Lo abbiamo detto più volte al ministro del Lavoro ma, ad oggi, i nostri appelli sono rimasti inascoltati. E intanto continuiamo a contare i morti”, concludono Ricci e Mele. 

Arcivescovo Napoli: "Ora basta"

“Questa mattina la nostra città è scossa dalla tragica morte di tre operai, vittime di un incidente sul lavoro. A nome mio personale e dell’intera Chiesa di Napoli, esprimo il più profondo cordoglio alle famiglie delle vittime, cordoglio che si fa preghiera e vicinanza”. Così in una nota il cardinale Domenico Battaglia, arcivescovo di Napoli. “Questo terribile evento – aggiunge – non deve essere solo motivo di dolore, ma anche di indignazione e di coraggio per dire ‘basta’! Perché è inaccettabile morire non ‘sul’ lavoro, ma ‘di’ lavoro. È inaccettabile uscire di casa al mattino per guadagnarsi il pane e non fare ritorno. Il lavoro non può diventare una condanna, un pericolo, un rischio mortale. E che nessuno le chiami più morti bianche, perché sporcano le nostre coscienze”.

“Non c’è più tempo da perdere! Occorre lavorare insieme per costruire una giustizia sociale che sia anzitutto rispetto delle regole, tutela concreta della sicurezza, prevenzione reale dei rischi. Serve una rete di corresponsabilità tra istituzioni, imprese, forze sociali, affinché ogni ambiente di lavoro sia davvero luogo di dignità, tutela e vita affinché nessuna madre, nessun figlio, nessun amico debba più ricevere una telefonata che annuncia la morte di un suo caro per la mancata sicurezza sul lavoro. Che il Signore accolga nel suo abbraccio di luce i nostri fratelli vittime di questo tragico incidente, e doni forza e consolazione ai loro cari, e a noi la forza per lottare per un futuro diverso”.

Bombardieri: "Tanta rabbia, subito decisioni e fatti concreti"

“Basta cordoglio, subito decisioni e fatti concreti. C’è enorme dolore e tanta rabbia per l’ennesima strage sul lavoro. Questa volta a Napoli, tre lavoratori, ancora una volta del settore dell’edilizia, non faranno più ritorno alle loro case e ai loro affetti. E sempre oggi, anche in provincia di Brescia, c’è stata un’altra vittima di un altro incidente”. Così il segretario Uil Pierpaolo Bombardieri. “Pensiamo a chi ha perso la vita, ma anche alle loro famiglie, a cui vogliamo assicurare la nostra vicinanza, e ci affidiamo alle forze dell’ordine e alla magistratura per l’accertamento dei fatti. Ma non è più accettabile assistere inermi a queste morti che, spesso, sono dei veri e propri omicidi sul lavoro: ora basta, occorre istituire questo reato specifico e dare vita a una procura speciale. Non c’è più tempo, non si può più attendere. Servono norme più stringenti e severe, soprattutto nella gestione degli appalti, una maggiore attenzione alla prevenzione e alla formazione, più ispettori ed ispezioni – aggiunge – Abbiamo fatto un primissimo passo con il governo, ma non basta assolutamente: si deve dare continuità a quel percorso che è stato soltanto appena avviato. Bisogna decidere e compiere atti concreti sui temi che, a quel tavolo, sono stati illustrati. Per quel che ci riguarda, affronteremo la questione già a partire dal confronto con Confindustria del prossimo 30 luglio e ribadiremo le nostre richieste. Spetta, però, al governo e alla politica intervenire subito, una volta per tutte, con provvedimenti immediatamente operativi e non solo con le solite dichiarazioni che restano sulla carta, mentre le lavoratrici e i lavoratori continuano a morire”.

Manfredi: "Non possiamo rassegnarci a strage silenziosa"

“È un giorno di dolore. Tre operai hanno perso la vita nel crollo di un cestello in una palazzina privata al Vomero. Voglio esprimere profonda vicinanza mia, dell’Amministrazione comunale e di tutta Napoli alle famiglie colpite da questa ennesima strage silenziosa”. Lo dichiara il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi.
“Non possiamo e non dobbiamo rassegnarci. Al mondo dell’impresa, a tutte le istituzioni e alle organizzazioni sindacali ribadisco l’impegno concreto per fermare le morti sul lavoro. Servono più sicurezza, più controlli e più formazione. Siamo pronti a fare tutto ciò che è necessario e doveroso”, aggiunge Manfredi.

Un altro morto sul lavoro nel Bresciano schiacciato da muletto

Un uomo di 60 anni è morto a causa di un incidente sul lavoro che si è verificato questa mattina, intorno alle ore 11, a Bagnolo Mella, in provincia di Brescia. La vittima è rimasta schiacciata da un muletto. Sul posto sono intervenuti Areu con un’automedica, un’auto infermieristica, un’ambulanza, i vigili del fuoco, le Forze dell’ordine e ATS. 

Parziale cedimento del ponteggio

Il cestello, secondo una prima ipotesi, si sarebbe ribaltato per un parziale cedimento della struttura realizzata per l’esecuzione dei lavori. I tre operai, tutti italiani sulla cinquantina, sono scivolati e precipitati da un’altezza di almeno 20 metri. Il cestello è rimasto appoggiato alla ringhiera di un balcone. Le persone residenti nel palazzo hanno sentito il boato causato dall’incidente e hanno subito allertato i soccorsi, ma per i tre operai non c’è stato nulla da fare.

Calderone: "Impegno totale per sicurezza sul lavoro"

“Sono addolorata per quanto accaduto stamattina a Napoli. Sul posto ci sono già gli ispettori del lavoro e i carabinieri. Sono in attesa di avere tutte le informazioni su questa tragedia: sulla sicurezza il nostro impegno resta totale. Il mio cordoglio va alle famiglie delle vittime”. Così il Ministro Marina Calderone nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Wedekind.

Operai caduti da 20 metri

Sono precipitati da un’altezza di circa 20 metri i tre operai morti questa mattina in via Domenico Fontana, quartiere Arenella, zona collinare di Napoli. Secondo una prima ricostruzione dell’accaduto i tre operai, tutti italiani di circa 50 anni, si trovavano su un cestello che, per cause ancora da accertare, si sarebbe ribaltato facendoli precipitare nel vuoto. Gli operai erano impegnati in lavori di manutenzione sulla facciata del palazzo di 6 piani ad angolo tra via Domenico Fontana e via San Giacomo dei Capri, lavori affidati alla ditta Pietrolungo.

Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118, i Vigili del fuoco che hanno provveduto a mettere in sicurezza l’area e gli agenti della Polizia di Stato dell’Upgsp della Questura partenopea, che hanno avviato le indagini sull’accaduto. Si attende ora l’arrivo del pm della Procura di Napoli.

Crolla montacarichi, tre morti

Tragedia a Napoli: morti tre operai. Per l’esattezza, l’incidente è avvenuto in via Domenico Fontana al civico 163, a poca distanza dall’incontro con via San Giacomo dei Capri, nel quartiere Arenella. I tre operai si trovavano su un ponteggio mobile, impegnati in lavori di manutenzione del palazzo di sette piani, quando sono precipitati. I tre sono morti sul colpo.


Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118, i Vigili del fuoco e gli agenti dell’Upgsp della Questura di Napoli che hanno avviato gli accertamenti per ricostruire quanto accaduto. 

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