Non solo vintage: i modelli storici delle maison sono le borse di lusso del momento

Ormai è assodato: viviamo nell’era della nostalgia. È più facile scommettere su un pezzo vintage che su una novità. È il potere dell’usato garantito, della variazione infinita su un tema. I prossimi film in uscita? Sono i remake di storie già note, dal Diavolo Veste Prada 2 a Freaky Friday.

Le serie tv di cui tutti parlano? È l’ultimo capitolo della saga di Sex and City, oltre 25 anni dopo. Vale anche per le borse: le novità più attese e desiderate sono tutt’altro che novità. Sono le borse iconiche delle Maison, tornate sulla scena dopo essersi rifatte il look.

Le City Bag di Balenciaga, la preferita di Kate Moss

 Tra i ritorni più eclatanti c’è sicuramente la it bag di Balenciaga. Apparsa per la prima volta nel 2001, Le City Bag segnò un cambio di paradigma rispetto alle tendenze dell’epoca: niente logo, morbida e destrutturata. La delicata pelle d’agnello, usurandosi, paradossalmente rendeva la borsa ancora più carismatica e affascinante, donandole l’aspetto grunge che tutti conosciamo. Balenciaga l’ha rilanciata nel 2024, scegliendo come testimonial Nicole Kidman e Kate Moss, una fan della prima ora della City Bag.

Kate Moss nella nuova campagna Balenciaga Le City Bag

La nuova tote bag di Dior

La direzione creativa di Jonathan Anderson tra le mura di Dior si è aperta con un ritorno eccellente: la celeberrima tote bag si è rifatta il look. Niente più loghi o fantasie toile-de-jouy, le nuove tote si ispirano alle copertine di classici della letteratura: Dracula, di Bram Stoker, e Le relazioni pericolose di Pierre-Ambroise-François Choderlos de Laclos.

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Borse vintage: i modelli cult tornati in passerella

La Chloe Paddington Bag

 Era il 2005 e Phoebe Philo, all’epoca direttrice creativa di Chloé, presentava al mondo la borsa Paddington. Morbida, pratica e funzionale, aveva quell’aria un po’ indie, un po’ vissuta, che piaceva a it girl come Kate Bosworth, Courtney Love, Kate Moss e Michelle Trachtenberg. Esattamente vent’anni dopo, la nuova direttrice Chemena Kamali ha rilanciato la Paddington mantenendo il design originale e il dettaglio del lucchetto XXL. E, in piena nostalgia indie anni 2000, l’ha presentata in passerella al braccio di Alexa Chung.

Un dettaglio dalla sfilata AI 2025-26 di Chloé

La nuova Gucci Marmont

 Lanciata una decade fa dall’allora direttore creativo Alessandro Michele, la famiglia delle Gucci Marmont si è allargata di recente con nuovi modelli dai colori pastello, morbidi e delicati, per l’estate 2025. Ma è soprattutto la dissacrante campagna con le borse fotografate come caramelle gommose ad aver fatto il giro del web: è un’anteprima della visione di Demna?

La nuova campagna della Gucci Marmont

I vent’anni della Fendi Spy Bag

Tornando agli anni Duemila, ecco la Fendi Spy Bag, una hobo bag super chic con una tasca segreta. Nata dalla mente di Karl Lagerfeld, ha compiuto vent’anni proprio nell’anno in cui la Maison festeggiava il centenario. Per questo, con un doppio festeggiamento, è stata riportata in passerella da Silvia Venturini Fendi nella collezione Autunno/Inverno 2025-26. È tornata in passerella anche la Fendi Baguette, uno dei modelli più famosi della casa di moda romana (e il merito è anche, in piccola parte, della già citata Sex and the City…)

La Fendi Spy Bag dalla sfilata A/I 2025-26

Tra le poche certezze di un settore imprevedibile, c’è l’idea che le borse di lusso siano il bene rifugio della moda. Non solo degli stilisti, ma anche – e soprattutto – di chi le possiede: modelli come la 2.55 di Chanel, la Speedy di Louis Vuitton e l’Intrecciato di Bottega Veneta vedono aumentare il proprio valore di anno in anno. Per non parlare poi del Sacro Graal delle appassionate di moda, la Birkin di Hermès.

Sulle piattaforme specializzate in vintage e second-hand hanno avuto un revival anche la Indy di Gucci, la Dior Columbus, la Speedy di Louis Vuitton. Senza dimenticare modelli più accessibili come LePliage di Longchamp, la borsa in tela cerata prepotentemente tornata di moda che ha fatto correre tutte le millennial a cercarla sul fondo dell’armadio. Confermando il primo teorema del fashion system: nulla si crea, nulla si distrugge, tutto torna e ritorna.

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