Processo al ‘re dei surgelati’, la Procura chiede 12 anni per Salvatore Vetrano

Genova. Il sostituto procuratore Giancarlo Vona e il procuratore aggiunto Federico Manotti hanno chiesto 12 anni di carcere per Salvatore Vetrano, noto come il “re dei surgelati” di Palermo e ritenuto vicino a Cosa Nostra. A processo anche il suocero Pietro Bruno (chiesti 6 anni), considerato dagli inquirenti un esponente di spicco della mafia palermitana, e altri quattro imputati. La sentenza è attesa per il 13 gennaio
Secondo la procura, Vetrano avrebbe gestito una rete di società con sedi in Italia, Spagna e Portogallo, attraverso le quali sarebbero state realizzate frodi fiscali su vasta scala. L’imprenditore, estradato dalla Spagna, è l’unico imputato per cui i magistrati contestano l’aggravante mafiosa. Oltre a Vetrano e a Bruno, i pm hanno chiesto 5 anni e mezzo per Anna Bruno, moglie dell’imprenditore, e sei anni e sei mesi Mauro Castellani, operatore del settore ittico di Genova. Un’altra imputata, Sebastiana Germano, ha optato per il rito abbreviato ed è stata condannata a 2 anni.
Durante le indagini, la Guardia di Finanza ha sequestrato ingenti somme di denaro e beni, per un totale di 5 milioni, di cui oggi è stata chiesta la confisca
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