Quiet-cation: il nuovo volto delle vacanze estive tra silenzio e natura

Lug 21, 2025 - 03:30
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Quiet-cation: il nuovo volto delle vacanze estive tra silenzio e natura

Cambia il volto delle vacanze estive in Europa, e lo fa in modo silenzioso, quasi discreto, proprio come il trend che sta ridefinendo le scelte di milioni di viaggiatori. Si chiama quiet-cation, un neologismo che unisce le parole quiet (silenzio) e vacation (vacanza) e racchiude una tendenza sempre più diffusa: quella di preferire luoghi tranquilli, lontani dal turismo di massa e dalla frenesia urbana, per rigenerare corpo e mente. Se in passato l’estate era sinonimo di località affollate, movida e caos, oggi cresce il numero di chi sceglie mete meno battute, in cerca di un silenzio che è diventato un bene prezioso.

Secondo i più recenti dati, il 55% degli europei prevede per l’estate 2025 una vacanza in destinazioni poco frequentate o del tutto sconosciute al grande turismo di massa, in netto aumento rispetto al 48% registrato appena qualche mese prima. In parallelo, l’interesse per le mete turistiche tradizionali continua a scendere, con un 45% di preferenze, a testimonianza di un vero e proprio cambio di paradigma. Alla base di tale evoluzione non vi sono solo nuove esigenze individuali, ma anche una maggiore consapevolezza collettiva dei problemi legati all’overtourism, alla tutela ambientale e alla qualità del tempo libero.

Il silenzio come lusso: perché sempre più persone scelgono la quiet-cation

Non si tratta di una semplice moda, né di un capriccio passeggero: la quiet-cation affonda le radici in un bisogno profondo che emerge in risposta a un mondo sempre più rumoroso e iperstimolante. Il ritmo incessante delle città, la pressione della vita lavorativa e l’invasione continua di notifiche digitali hanno esasperato il desiderio di disconnessione. In un simile contesto, luoghi silenziosi e remoti rappresentano un rifugio, un ritorno a spazi dove il tempo sembra rallentare e dove è possibile ritrovare un equilibrio perduto.

Come osservava Charlie Chaplin, “il silenzio è un dono che i ricchi non possono comprare”, e oggi quel silenzio diventa la vera ricchezza delle vacanze contemporanee. Chi sceglie una quiet-cation non cerca solo il riposo, ma un’esperienza trasformativa: la possibilità di rigenerare corpo e mente grazie alla calma, alla natura e al distacco dalle fonti di stress quotidiano: si prediligono borghi dimenticati, campagne isolate, sentieri poco battuti e case immerse nella natura.

Un cambiamento che ridisegna il turismo (e il mercato immobiliare)

Il fenomeno si intreccia anche con una trasformazione del mercato immobiliare. Secondo Enrico Poletto, esperto del settore e CEO di APP – Aste Private Professionali Auction House, negli ultimi anni è cresciuto l’interesse per l’acquisto di seconde case in aree periferiche e silenziose, spesso lontane dai grandi centri turistici e accessibili grazie a prezzi più contenuti. A differenza del passato, quando si privilegiavano immobili in città per motivi di studio o lavoro, oggi si cerca una casa che sia rifugio e strumento di benessere, dove rifugiarsi per disintossicarsi dalla frenesia quotidiana.

Tale spostamento verso luoghi più defilati non riguarda solo l’immobiliare, ma riflette un cambiamento più profondo nelle abitudini e nelle priorità dei viaggiatori. Anche il modo di muoversi si adegua: cresce la percentuale di europei che sceglie l’auto come mezzo principale per le vacanze, attratti dalla flessibilità e dalla possibilità di raggiungere località non servite dal trasporto pubblico.

Silenzio e benessere: cosa dicono gli esperti

A confermare il valore e l’impatto benefico di queste scelte ci sono numerosi studi. La piattaforma Weather.com, che ha contribuito a definire il termine quiet-cation, evidenzia come brevi periodi di silenzio aiutino a ridurre lo stress, migliorare la concentrazione e favorire la rigenerazione mentale. Anche la ricerca scientifica è d’accordo: un esperimento citato dal Guardian ha dimostrato che il silenzio assoluto può stimolare la neurogenesi, ovvero la formazione di nuove cellule cerebrali nell’ippocampo, area del cervello legata alla memoria e all’apprendimento.

Sono dati che non fanno che rafforzare la percezione del silenzio come elemento terapeutico e rigenerativo, capace di offrire benefici concreti a livello fisico e psicologico. Non a caso, sempre più persone scelgono mete dove il silenzio diventa protagonista, insieme a pratiche come meditazione, yoga, passeggiate nei boschi e attività all’aria aperta.

Quiet-cation: una tendenza che guarda al futuro del turismo

Secondo Fabio Forlani, professore di Marketing e Management del Turismo all’Università di Perugia, la quiet-cation rappresenta una naturale evoluzione delle precedenti forme di turismo del benessere e detox, ma con una connotazione più profonda. Se il turismo esperienziale degli anni Duemila cercava l’arricchimento grazie a nuove attività, oggi la trasformazione passa tramite la sottrazione: meno rumore, meno stimoli, meno frenesia.

Il fenomeno si inserisce nel più ampio filone del turismo trasformativo, che vede nel viaggio un’occasione per rigenerarsi e migliorare la propria qualità di vita. Non si tratta di un trend passeggero, ma di una dinamica destinata a influenzare a lungo il settore, spingendo verso una maggiore valorizzazione dei territori meno conosciuti e promuovendo pratiche di turismo sostenibile e responsabile.

In Italia, in particolare, la quiet-cation potrebbe rappresentare un’opportunità concreta per ripensare l’offerta turistica, distribuire i flussi in modo più uniforme e proporre ai viaggiatori esperienze autentiche e rigeneranti. In un’epoca dominata dal rumore, scegliere il silenzio può diventare l’atto più rivoluzionario e benefico di tutti.

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Redazione Redazione Eventi e News