Remoria Festival 2025: musica, arte e cultura partecipata nella nuova piazza di Corviale
L’11 e 12 ottobre a Roma la prima edizione di Remoria Festival trasforma Corviale in un laboratorio di cultura, musica e comunità. In programma concerti, arte, sport e workshop gratuiti.

Remoria Festival: due giornate di musica, arte, sport e cultura partecipata nella nuova piazza di Corviale
L’11 e il 12 ottobre la prima edizione del festival ideato da Remoria APS, curato da Pietro Turano e prodotto da Fulcro Lucem
Roma, 7 ottobre 2025 – Un palco a cielo aperto, la forza di un mito e la vitalità creativa di un quartiere simbolo della capitale, che da periferia si trasforma in cuore pulsante di cultura e comunità. Sabato 11 e domenica 12 ottobre la nuova piazza di Corviale, davanti al murale Icarus di JDL, accoglierà la prima edizione di Remoria Festival, due giornate di musica, arte, sport e cultura partecipata. Ideato da Remoria APS e curato da Pietro Turano, il progetto è realizzato da Zètema Progetto Cultura e Fulcro Lucem S.R.L. e promosso dall’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale, finanziato dall’Unione Europea Next Generation EU nell’ambito del PNRR.
Il nome richiama Remoria, la città che secondo il mito avrebbe fondato Remo se non fosse stato ucciso da Romolo, una città che non vide mai la luce: un simbolo di possibilità negate ma anche di immaginazione collettiva. Allo stesso modo, il festival sceglie Corviale come luogo emblematico per ripensare la città a partire dalle periferie, trasformandole in spazi centrali e generativi.
Il programma, gratuito e aperto, intreccia linguaggi e visioni con un’offerta multidisciplinare che alterna concerti – tra cui quelli di Fasma e Leon Faun – performance artistiche con Lorenzo Ceccotti (LRNZ) e Dimensione Brama, spettacoli di stand-up comedy e dj set, a momenti di confronto e riflessione. Accanto alla musica ci saranno workshop di fumetto, stampa, filosofia urbana e artigianato creativo, talk e assemblee su cultura e lavoro. La nuova piazza si trasformerà in un villaggio urbano con stand, spazi laboratoriali, bar e food truck all’aperto, mentre i tornei – organizzati insieme alle realtà locali – animeranno il quartiere con calcio, basket, roundnet, scacchi e biliardino.
La scelta di Corviale è legata al suo valore simbolico e alla vitalità della sua comunità. Il “Serpentone”, costruito negli anni Settanta come progetto di città autonoma, è diventato nel tempo un luogo emblematico della storia urbanistica di Roma, capace di generare pratiche sociali e culturali che hanno dato forma a un tessuto vivo e resistente. Con Remoria Festival, Corviale torna così a essere laboratorio di comunità e innovazione culturale e la nuova piazza inaugurata di fronte al murale Icarus di JDL si trasforma in autentico spazio di incontro, scambio e creazione collettiva.
L’Assessore alla cultura del Comune di Roma, Massimiliano Smeriglio dichiara: «"Remoria festival", alla sua prima edizione, rientra nei progetti che abbiamo finanziato per sostenere e valorizzare la creatività giovanile nella nostra città, uno degli impegni presi con la convinzione che dare spazio e spazi alle giovani generazioni significa valorizzare Roma e i suoi territori, e muovere passi verso il futuro. Numerosi ospiti, da Lorenzo Ceccotti ai Dimensione Brama, trasformeranno Corviale in una scena aperta a tutti e a tutte in cui i linguaggi si mescolano e i processi creativi si condividono. Dalla creatività diffusa può prendere vita una città diversa che non soltanto si contempla ma si costruisce insieme, trasformando le piazze in palcoscenici e il silenzio in dialogo. In questo modo una grande metropoli, piena di solitudini, si trasforma in comunità».
«Remoria – spiega il curatore Pietro Turano – nasce con l’obiettivo di decentrare l’offerta culturale della città, portando Roma a guardare verso luoghi che sono stati spesso invisibilizzati, ma che da sempre producono cultura e comunità. Vogliamo costruire processi creativi condivisi e accessibili. Remoria è la dimostrazione che il futuro della città può essere immaginato a partire dalle periferie, come spazi centrali, vitali e generativi».
Remoria Festival non è solo un evento, ma una pratica: un atto politico e simbolico che sceglie le periferie per restituire centralità all’inclusione, alla creatività e alla partecipazione.
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