Richard Gere e il Dalai Lama: il film “La saggezza della felicità” che unisce le persone

Il nuovo film prodotto da Richard Gere, La saggezza della felicità, dedicato al Dalai Lama, trasforma la visione in un’esperienza collettiva. Un documentario che unisce spiritualità, cinema e comunità.

Ottobre 8, 2025 - 07:56
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Richard Gere e il Dalai Lama: il film “La saggezza della felicità” che unisce le persone

Richard Gere e il film sul Dalai Lama: “Vederlo crea comunità”

Richard Gere torna sul grande schermo, ma questa volta non come attore, bensì come produttore di un progetto che unisce cinema, spiritualità e impegno civile. La saggezza della felicità (Wisdom of Happiness), il nuovo film dedicato al Dalai Lama, è molto più di un documentario: è un’esperienza collettiva che invita lo spettatore a riflettere, a respirare e a sentirsi parte di una comunità. Diretto da Barbara Miller, Philip Delaquis e Manuel Bauer, il film è stato presentato in anteprima mondiale al Zurich Film Festival, alla presenza di Gere, della sorella del Dalai Lama Jetsun Pema e del Primo Ministro tibetano in esilio Penpa Tsering. In Italia è arrivato come evento speciale per tre giornate dedicate alla riflessione e alla meditazione, accompagnate da incontri con esperti di spiritualità e rappresentanti della comunità buddhista.
Nel film, il Dalai Lama non viene raccontato come figura distante o mistica, ma come un uomo che parla direttamente al cuore dello spettatore. Lo fa guardando in camera, instaurando un dialogo personale, semplice e profondo. Le sue parole si intrecciano a immagini d’archivio, testimonianze e momenti di silenzio che restituiscono la serenità di un messaggio universale: la pace nasce dall’interno e si riflette nella relazione con gli altri.
“Vederlo crea comunità”, ha dichiarato Richard Gere durante la presentazione. Un’affermazione che racchiude l’essenza del film: non un atto solitario, ma un’esperienza condivisa. Guardare insieme La saggezza della felicità diventa un modo per riconnettersi con gli altri e con se stessi, per costruire attraverso l’arte un senso di appartenenza che oggi sembra spesso smarrito.
Da decenni Gere è vicino alla causa tibetana e profondo conoscitore del buddismo. La sua adesione a questo progetto non nasce da un interesse artistico, ma da una vocazione personale e spirituale. Il suo intento è chiaro: trasformare il cinema in uno strumento di consapevolezza e di compassione.
La saggezza della felicità invita a riscoprire il cinema come luogo di incontro, dove la visione diventa un atto di comunione. In tempi in cui la distanza e l’individualismo sembrano prevalere, il messaggio del film è semplice e potente: la vera forza dell’uomo nasce dal legame con gli altri, dall’ascolto e dalla gentilezza. In questo senso, il film non è solo un omaggio al Dalai Lama, ma un richiamo a ciò che ci unisce, ricordandoci che anche un momento di visione condivisa può essere un piccolo gesto di pace.

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Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia