Rinnovo CCNL Funzioni Centrali 2025-2027: parte il confronto all’Aran. La FLP: “Contratto vero, non un accordo-ponte”

Dicembre 6, 2025 - 09:37
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Rinnovo CCNL Funzioni Centrali 2025-2027: parte il confronto all’Aran. La FLP: “Contratto vero, non un accordo-ponte”

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Rinnovo CCNL Funzioni Centrali 2025-2027: confronto con Aran e richieste FLP verso il nuovo incontro il 18 dicembre.


L’avvio ufficiale delle trattative per il rinnovo del CCNL delle Funzioni Centrali 2025-2027 segna un passaggio cruciale per il pubblico impiego. Nel primo incontro all’Aran, i rappresentanti della FLP hanno chiarito senza esitazioni la propria posizione: il nuovo contratto non potrà limitarsi a un aggiornamento tecnico, né tantomeno configurarsi come una semplice proroga dell’esistente. L’obiettivo del sindacato è ambizioso: ottenere maggiori risorse, rafforzare gli strumenti di tutela e valorizzazione del personale e definire nuovi equilibri su lavoro agile, formazione, welfare e professionalità.

Un debutto, quello del tavolo negoziale, che si inserisce in un momento particolare per la pubblica amministrazione. Per la prima volta dopo molti anni, infatti, i rinnovi contrattuali sembrano riallinearsi al triennio di riferimento, superando ritardi e slittamenti che hanno caratterizzato il passato. Una circostanza che, come ricorda la FLP, diventa possibile grazie ai fondi già previsti nella legge di bilancio 2025 e alla firma – esattamente un anno fa – del precedente CCNL 2022-2024, voluto con forza dal sindacato.

Maggiori risorse e superamento del tetto ai fondi

Il segretario generale Marco Carlomagno ha sottolineato come le risorse oggi allocate, pari a un incremento intorno al 5,4%, siano insufficienti a garantire un reale miglioramento delle condizioni economiche dei dipendenti. Secondo la FLP, è necessario potenziare ulteriormente il finanziamento del triennio contrattuale, anche per restituire potere d’acquisto a lavoratrici e lavoratori in un contesto economico complesso.

Uno dei punti giudicati più critici rimane il tetto ai Fondi Risorse Decentrate (FRD), che continua a sottrarre risorse già nella disponibilità delle amministrazioni. Eliminare questo vincolo per la FLP significa restituire margini di contrattazione e riconoscere concretamente il lavoro svolto dal personale.

Detassazione del salario accessorio e welfare aziendale

Un altro tema centrale è quello della detassazione. Se, da un lato, il quadro normativo oggi riconosce finalmente un alleggerimento fiscale sul salario accessorio, dall’altro questa misura risulta ancora incompleta e sperequata rispetto a quanto avviene nel settore privato. La FLP chiede quindi un passo ulteriore: estendere la detassazione anche agli incrementi derivanti dai rinnovi contrattuali e alle tredicesime mensilità.

Sul fronte del welfare aziendale, il sindacato contesta il limite imposto dalla legge di bilancio 2025, che blocca l’utilizzo delle risorse dedicate. Una maggiore flessibilità – sostiene la FLP – consentirebbe di orientare l’offerta di welfare ai reali bisogni dei dipendenti, incrementando ad esempio il valore dei buoni pasto, oggi penalizzato dal tetto di non imponibilità.

Elevate professionalità e nuove griglie di inquadramento

Un capitolo importante del confronto riguarda la piena operatività dell’Area delle elevate professionalità. Nella visione della FLP, questa area deve diventare effettivamente accessibile e funzionale, superando rigidità e incertezze che ne hanno finora limitato l’applicazione.

Il sindacato propone inoltre di articolare ciascuna Area in più livelli di inquadramento, capaci di riflettere le diverse responsabilità e il grado di specializzazione richiesto dai ruoli. L’attuale struttura, infatti, è considerata eccessivamente piatta e incapace di valorizzare adeguatamente le competenze professionali.

Valutazione, sviluppo professionale e trasparenza

Il nuovo contratto dovrà intervenire anche sui sistemi di valutazione, elementi decisivi per l’attribuzione del salario accessorio e per l’accesso alle opportunità di crescita professionale. Per la FLP, è indispensabile rafforzare la correttezza delle procedure valutative, garantire il pieno contraddittorio tra valutatore e valutato e assicurare l’applicazione uniforme degli strumenti previsti.

La formazione, a sua volta, deve essere riconosciuta come attività lavorativa a tutti gli effetti. Per questo il sindacato chiede di chiarire che i percorsi formativi – inclusa la formazione online – devono essere svolti durante l’orario di lavoro, e non considerati come un onere aggiuntivo da parte dei dipendenti.

Digitalizzazione, intelligenza artificiale e lavoro agile

La trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione porta con sé impatti profondi sull’organizzazione del lavoro. La FLP chiede che il nuovo contratto colga pienamente queste evoluzioni, tutelando il personale e introducendo regole più chiare su lavoro agile e lavoro da remoto.

Particolare attenzione è dedicata agli aspetti applicativi: modalità di recesso, carattere temporaneo dell’istituto, possibilità di gestire in modo flessibile le giornate e recupero delle stesse quando non usufruite. Per il sindacato, serve una cornice contrattuale aggiornata e coerente con i cambiamenti in corso, capace di garantire diritti ma anche efficienza organizzativa.

Salute, benessere e una riscrittura organica del contratto

Oltre agli aspetti economici e organizzativi, per la FLP è prioritario rafforzare gli istituti legati alla tutela della salute, al benessere lavorativo e alle pari opportunità. Il sindacato chiede inoltre una revisione complessiva del testo contrattuale, quasi una sorta di nuovo “testo unico” che riordini tutte le modifiche intervenute negli ultimi anni e chiarisca quelle norme che oggi subiscono interpretazioni restrittive e unilaterali, ad esempio in materia di ferie, turnazioni o diritto allo studio.

Verso il prossimo incontro del 18 dicembre

Il tavolo negoziale è destinato a entrare nel vivo nelle prossime settimane. Il nuovo appuntamento, fissato per il 18 dicembre, sarà dedicato all’analisi delle risorse economiche a disposizione. Una tappa cruciale per capire se le richieste della FLP troveranno riscontro e se sarà possibile giungere a un contratto che rappresenti davvero una svolta per il personale delle Funzioni Centrali.

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