Salta l’accordo con Sgm: Galeries Lafayette apre a un investitore inglese

Nessuna vendita a Sgm per il Bhv di Parigi, almeno per il momento. Stando a quanto riportato dalla stampa francese, sarebbe infatti saltato l’accordo (raggiunto due anni fa) che avrebbe dovuto portare la Société des Grands Magasins all’acquisizione delle mura dello storico grande magazzino di rue de Rivoli, di proprietà del gruppo Galeries Lafayette. Scaduta la promessa di vendita, il gruppo guidato dalla famiglia Moulin ha avviato nuove trattative in esclusiva con un investitore anglosassone, mantenendo invariato l’assetto operativo del Bhv, che continuerà a essere gestito da Sgm.

Secondo quanto riportato dal quotidiano Le Monde, solo pochi giorni fa Galeries Lafayette ha annunciato di aver avviato “trattative in esclusiva con un operatore anglosassone dotato di riconosciuta competenza nella gestione di asset immobiliari, con l’obiettivo di vendere le mura dell’iconico edificio del Bhv già a partire da gennaio”, senza specificare il nome del potenziale acquirente. Un’operazione che rimescola le carte, ma che sarà comunque “realizzata dall’investitore in accordo con il gruppo Sgm, che continuerà a gestire il Bhv”, precisa il gruppo in una nota.

Alla base dell’operazione, nonostante la soddisfazione espressa da Sgm – “felici di questa nuova tappa raggiunta” – ci sarebbe, stando a quanto appreso dalla testata francese, il mancato reperimento dei fondi necessari (circa 300 milioni di euro) per consentire al gruppo di diventare unico proprietario dell’immobile. Altre ipotesi chiamano in causa il caso Shein, che con il suo ingresso in sette insegne del celebre department store gestite dalla società immobiliare – situate ad Angers, Digione, Grenoble, Le Mans, Limoges, Orléans e Reims – ha scatenato una vera e propria bufera in Francia.

L’apertura dei corner del player cinese era stata annunciata a ottobre, ma a finire sotto i riflettori era stato soprattutto l’opening presso il Bhv Marais di Parigi (proprio il department store ceduto da Galeries Lafayette a Sgm nel 2023, ndr). Lo sbarco di Shein nella capitale francese era stato preceduto da polemiche e controversie nel Paese che, più di altri in Europa, si è schierato contro il fast fashion – e in particolare contro Shein, già più volte sanzionato. I lavoratori del Bhv Marais, in particolare, avevano incrociato le braccia e organizzato una manifestazione per protestare contro l’accordo con il gruppo cinese, cui è stato concesso uno spazio permanente al settimo piano, in un contesto già segnato da forti criticità operative.

Rifiutando di vedere il proprio nome associato a Shein, Galeries Lafayette – come riportato da La Tribune – ha inoltre interrotto il contratto con Sgm relativo a sette negozi in provincia, ribattezzati Bhv. Martedì, infine, la sindaca socialista di Parigi Anne Hidalgo ha aumentato la pressione manifestando l’interesse della capitale per le mura del grande magazzino.