Sbarra avverte Landini: “Basta scioperi solo contro il governo. Sì a una legge che tuteli i cittadini”

Dicembre 12, 2025 - 14:47
 0
Sbarra avverte Landini: “Basta scioperi solo contro il governo. Sì a una legge che tuteli i cittadini”

Lo sciopero è un diritto sacrosanto di ogni lavoratore. E’ lo strumento sindacale per eccellenza e va esercitato con responsabilità. Non può e non deve diventare uno strumento di battaglia politica o essere utilizzato con intenti puramente antigovernativi”. E’ questa la disamina che il sottosegretario per il Sud Luigi Sbarra, ex segretario Cisl, consegna al Foglio nel giorno in cui la Cgil di Landini scende in piazza contro la legge di Bilancio. L’ennesimo sciopero che svilisce lo strumento e su cui, forse, sarebbe meglio intervenire con una legge più restrittiva? “E’ necessario trovare un equilibrio: tutelare pienamente il diritto di sciopero e limitare i disagi che inevitabilmente ricadono sui cittadini, in particolare i disagi per le persone più fragili, che già vivono situazioni di maggiore svantaggio”, prosegue il sottosegretario Sbarra.

Qualche settimana fa FdI ha presentato un emendamento per rendere obbligatoria la comunicazione dell’adesione allo sciopero nel settore dei servizi, con un preavviso di una settimana. L’emendamento è stato ritirato ma la materia sarà oggetto di un intervento di legge più ampio. Condivide la proposta e l’approccio? “Un punto particolarmente delicato riguarda la regolamentazione dello sciopero nei servizi pubblici essenziali”, premette Sbarra. “In questo settore accade talvolta che piccole organizzazioni sindacali, con un livello di rappresentatività minimo, proclamino scioperi che registrano adesioni quasi nulle ma che, nonostante ciò, creano disagio. Nel caso dei servizi essenziali, infatti, spesso è sufficiente il solo ‘effetto annuncio’ per generare problemi ai cittadini. In questo contesto, la scelta di lavorare a un intervento normativo più ampio dimostra l’attenzione e il senso di responsabilità con cui il centrodestra sta affrontando la questione – aggiunge l’ex sindacalista -. Non possiamo ignorare che scioperi ripetuti, con adesioni bassissime, producono danni concreti ai cittadini senza incidere realmente sulle condizioni dei lavoratori. Per questo motivo è opportuno riflettere anche su una regolazione più precisa della tempistica: ad esempio, riducendo la finestra di preavviso e prevedendo una soglia di rappresentatività. Solo così si può modulare meglio l’impatto delle mobilitazioni, riducendo i disagi e garantendo al tempo stesso che lo sciopero, quando avviene, abbia un peso reale”.

Lo sciopero generale indetto dalla Cgil, peraltro, è in contrasto con la postura delle altre sigle, come la Uil, che hanno riconosciuto al governo aperture di metodo e di merito. E’ la destra che fa cose di sinistra? “A mio avviso questo governo ha intercettato i bisogni reali delle persone mettendo in campo politiche responsabili e concrete, indirizzate a garantire condizioni di lavoro dignitose, sostegno ai salari, riduzione delle tasse al ceto medio, aiuti alle famiglie e opportunità di crescita e sviluppo”, dice Sbarra al Foglio. “Inoltre, quando si parla di sicurezza sul lavoro, non ci sono schieramenti politici, né ideologie da difendere: l’unica priorità deve essere la protezione della vita e della salute di milioni di lavoratrici e lavoratori. Per il governo e per il presidente Meloni la salute e la sicurezza sul lavoro sono una priorità e lo dimostrano le diverse misure che sono state introdotte: assunzioni di ispettori, nucleo carabinieri; patente a crediti; badge di cantiere; maggiori controlli nei settori a rischio; potenziamento della formazione; crescenti tutele per gli studenti coinvolti in esperienze di formazione-lavoro. Ma siamo determinati a voler fare ancora molto di più”.

 

Cosa ne pensa del rischio di “mollare” l’Ucraina? “Con determinazione, impegno e coerenza l’Italia continua a sostenere l'Ucraina in questo difficile percorso verso la pace e la ricostruzione. L’incontro a Roma tra il presidente Meloni e il presidente Zelensky è la chiara dimostrazione dell’importanza strategica e diplomatica del ruolo che il nostro paese sta svolgendo nel supportare il processo per la fine del conflitto. Sotto la guida di Meloni, l’Italia ha saputo mantenere una posizione di coesione con i partner occidentali”, risponde il sottosegretario.

E’ al governo da quasi sei mesi: l’intervento di cui va più fiero? “Ho avuto l’onore di co-presiedere la ‘cabina di regia’ per l’area Bagnoli-Coroglio, all’interno della quale abbiamo deliberato il Piano strategico proposto dal commissario. L’importo totale dei lavori è stimato in circa 152 milioni di euro. Poi, ho seguìto con attenzione il disegno di legge per l’ampliamento del perimetro della Zes Unica a Marche e Umbria. Inoltre, ho lavorato per il consolidamento della Zes Unica per il Mezzogiorno, misura di grande valore, che offre opportunità come il credito d’imposta e l’autorizzazione unica. I risultati di queste politiche sono già evidenti: 27 miliardi di euro di impatto economico complessivo e quasi 40.000 ricadute occupazionali”, rivendica il sottosegretario. “Un altro intervento strategico è la costituzione del Dipartimento per il Sud. Il suo obiettivo è di riordinare e sistematizzare tutte le azioni che il governo sta portando avanti per il Mezzogiorno, centralizzando in un’unica sede le funzioni che sono distribuite tra più articolazioni amministrative. Abbiamo poi avviato l’elaborazione del Piano strategico per il sud, che offrirà una visione integrata e di lungo periodo, coordinando iniziative esistenti e future per valorizzare appieno il potenziale dei territori meridionali”, conclude Sbarra. Che sulla fine del Pnrr, prevista per il prossimo anno, non teme scenari catastrofici per il sud: "I risultati incoraggianti che vediamo nel Mezzogiorno sono il prodotto di un insieme di strumenti, diversi ma complementari. Il Pnrr, rivisto in modo mirato, rappresenta una leva importante ma non l’unica. La sfida adesso è quella di consolidare e migliorare le dinamiche di crescita e sviluppo del Sud per recuperare i divari con il resto del Paese cogliendo al tempo stesso le opportunità nascenti nel Mediterraneo globale". 

Qual è la tua reazione?

Mi piace Mi piace 0
Antipatico Antipatico 0
Lo amo Lo amo 0
Comico Comico 0
Furioso Furioso 0
Triste Triste 0
Wow Wow 0
Redazione Redazione Eventi e News