Scontri in piazza Alimonda, la condanna della politica. Bucci: “Inaccettabile”. Salis: “Sempre no alla violenza”

Novembre 24, 2025 - 00:00
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Scontri in piazza Alimonda, la condanna della politica. Bucci: “Inaccettabile”. Salis: “Sempre no alla violenza”
Generico novembre 2025

Genova. Anche il mondo politico è intervenuto nel tardo pomeriggio sugli scontri tra manifestanti antifascisti e polizia che si sono verificati in piazza Alimonda, in occasione di una riunione di Casapound nella sede di via Montevideo.

Il presidente della Regione Bucci: “Grave episodio di violenza politica”

“È inaccettabile quanto accaduto ieri sera a Genova –  ha detto il presidente della Regione Marco Bucci –  Ancora un grave episodio di violenza politica che ha visto vittime di un agguato sconsiderato gli appartenenti alle forze dell’ordine e diversi cittadini che hanno subito il danneggiamento delle auto lasciate in sosta. Non esiste un ideale politico che possa giustificare tutto questo. Auspico che Genova, la cui storia democratica non può essere sporcata da simili episodi, sappia reagire e condanni con forza e con compattezza da parte di tutte le istituzioni e tutte le forze politiche il comportamento di questi violenti. Massima solidarietà va agli agenti feriti e a quanti hanno subito danni”.

La sindaca Salis: “Genova è e resta città di pace”

Solidarietà agli agenti feriti ieri sera negli scontri con alcuni manifestanti e a chi ha subito danni”, ha detto invece la sindaca di Genova Silvia Salis, aggiungendo che “a Genova, città orgogliosamente antifascista, ci sarà sempre spazio per il dissenso, ma chiunque lo eserciti deve farlo senza ricorso alcuno alla violenza. Genova è e vuole restare una città di pace. Manifestare è un diritto, una forma di partecipazione fondamentale, ma non può mettere a rischio l’incolumità delle persone e danneggiare la città”.

Le reazioni dei sindacati

Il primo a chiedere una reazione politica era stato il Sap, i Sindacato Autonomo di Polizia, che esprimendo “massima solidarietà ai colleghi, in particolare a quelli feriti”, ha sottolineato che “ancora una volta, gli appartenenti alle forze dell’ordine devono subire violente aggressioni, solo per cercare di garantire la sicurezza di tutti.

“Per i gravi fatti accaduti, riteniamo indispensabile chiedere urgenti chiarimenti al questore di Genova, per gli atteggiamenti passivi messi in atto, e che già in passato abbiamo dovuto stigmatizzare. Non vorremmo che i fatti di ieri a Bologna abbiano spinto verso un’eccessiva ‘cautela’. Chiediamo a tutte le forze politiche una ferma presa di posizione ed una immediata condanna per quanto nuovamente accaduto nella nostra città”.

Anche Roberto Traverso, segretario generale provinciale Siap Genova, ha espresso solidarietà agli agenti feriti, sottolineando però che “le infiltrazioni di delinquenti non hanno nulla a che fare con la protesta. In un momento di tensioni nazionali e internazionali, è necessario distinguere. Genova non è Bologna, e per questo non è credibile né corretto attaccare la Questora per la gestione dell’ordine pubblico di ieri, come qualcuno tenta di fare in maniera improvvisata”.
“I dati dell’ultimo periodo lo confermano: la piazza genovese è oggi tra le più tranquille d’Italia – prosegue Traverso – E questo accade anche perché Genova, pur con difficoltà, conserva un dna sociale e degli ‘anticorpi’ importanti, che finora hanno tenuto lontane infiltrazioni violente, estremiste e persino destabilizzanti. È un equilibrio delicatissimo, che va riconosciuto e sostenuto, perché non è una garanzia eterna e il contesto storico è molto complesso. Ma il vero problema della Questura di Genova è un altro, ed è quello che il Suap denuncia da oltre un anno in totale solitudine: la questora ottiene risultati spremendo il personale, dal giovane agente al primo dirigente, in un quadro di grave carenza di organico e in totale assenza di un coordinamento adeguato tra le forze in campo”
“Come segreteria orovinciale abbiamo deciso di organizzare entro Natale una importante iniziativa pubblica“.

Ilaria Cavo (Noi Moderati): “Serve una condanna unanime”

Nel pomeriggio sono arrivate le note di Ilaria Cavo, Alessandra Bianchi e Alessio Piana: “Desidero esprimere solidarietà agli agenti delle forze dell’ordine rimasti feriti ieri sera nell’attacco dei manifestanti in piazza Alimonda e ai genovesi che si sono ritrovati vetrine, auto, facciate danneggiate o distrutte, auspicando che vengano risarciti dai colpevoli identificati a seguito di rapide indagini”, ha detto Cavo, deputata ligure, presidente del Consiglio nazionale di Noi Moderati e capogruppo di Noi Moderati Orgoglio Genova in consiglio comunale.

“Speravamo di non dover vedere quelle immagini e di non dover assistere a escalation come quella di ieri che è arrivata a violare un luogo che ha una storia ben precisa come piazza Alimonda.  Mi auguro che arrivi una condanna unanime e che anche il centrosinistra sia pronto a prendere le distanze dalla violenza, come è stato pronto in recenti episodi che hanno riguardato la nostra città, senza distinguo, perché la violenza va sempre condannata senza esitazione”.

Alessandra Bianchi (FdI): “Salis condanni senza se e senza ma”

“La mia personale vicinanza e il sostegno di tutto il gruppo di Fratelli d’Italia agli otto agenti di polizia gravemente feriti ieri negli scontri a Genova – ha detto la capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio comunale Alessandra Bianchi – Mi auguro che il Sindaco Salis, sempre pronta a parlare di sicurezza per attaccare il governo, adesso condanni senza se e senza ma la violenza di chi, aizzati da una sinistra ideologica e senza argomenti, devasta le nostre piazze. Spiace constare che sulla scia del suo collega Lepore sia sempre pronta a chiedere ‘più sicurezza’ ma non si esponga mai per sostenere le forze di polizia che, con il loro lavoro, ogni giorno garantiscono la sicurezza dei cittadini”.

Alessandro Piana (Lega): “Doveroso si trovino i responsabili”

Anche Alessandro Piana, vice presidente della Regione Liguria, ha voluto esprimere “la mia piena solidarietà agli otto agenti delle forze dell’ordine rimasti feriti durante gli inaccettabili attacchi avvenuti ieri sera in piazza Alimonda, a Genova, così come ai cittadini e ai commercianti che hanno subito danni a vetrine, facciate e automezzi. È doveroso che i responsabili, già in parte identificati, siano rapidamente chiamati a risarcire quanto distrutto. Mi unisco dunque alla richiesta del Sap per chiedere una condanna da parte di tutte le forze politiche, nessuna esclusa. La violenza va condannata sempre, senza distinguo e senza ambiguità”.

Berrino (FdI): “Teppismo rosso”

“Otto poliziotti feriti e alcuni mezzi della polizia e di privati cittadini danneggiati: è questo il bilancio dell’ennesima giornata di teppismo rosso, andato in scena stavolta a Genova – è stato invece il commento del senatore di Fratelli d’Italia Gianni Berrino – Non se ne può più, è ora che la sinistra prenda inequivocabilmente le distanze da chi va in piazza per creare disordini. L’auspicio è che gli autori di questi deprecabili episodi vengano consegnati alla giustizia. Da parte mia la solidarietà e la vicinanza agli agenti rimasti feriti e ai cittadini proprietari dei mezzi danneggiati da questa solita teppaglia rossa, allergica alla vita democratica”.

Che cosa è successo in piazza Alimonda

Sabato sera in piazza Alimonda polizia e manifestanti antifascisti si sono scontrati durante il presidio dei primi nei pressi della sede di Casapound, in via Montevideo.

Stando a quanto riferito dalla questura i manifestanti erano circa 150 e da piazza delle Americhe si sono diretti verso piazza Alimonda per raggiungere la sede, dove era in corso un incontro.

Il corteo si è fermato per il blocco delle forze dell’ordine nell’intera zona, attivo sin dal pomeriggio, e alcuni attivisti hanno iniziato a lanciare verso gli agenti bottiglie prese dalla campana del vetro, cubetti di porfido e tondini metallici recuperati da un cantiere edile nelle vicinanze, e poi petardi e fumogeni.

Otto i poliziotti rimasti feriti, il funzionario della questura responsabile dello sbarramento in via Odessa e un suo agente e sei operatori del Reparto Mobile. Nel corso dei lanci sono state danneggiate anche alcune camionette, mentre la sede di Casapound si svuotava a causa del lancio di un fumogeno e le persone si riversavano in strada.

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