Secondo un'esclusiva del magazine online WWD, Dario Vitale non è più il direttore creativo della Medusa. La rivista azzarda i perché

Dicembre 5, 2025 - 00:05
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Secondo un'esclusiva del magazine online WWD, Dario Vitale non è più il direttore creativo della Medusa. La rivista azzarda i perché

Tempi duri per i direttori creativi. Se il valzer dei designer alle redini dei brand si fa sempre più frenetico, la parabola di Dario Vitale da Versace è stata particolarmente fulminea (e sfortunata). Almeno secondo quanto riporta il Women’s Wear Daily.

Tra passato e futuro: il video della sfilata di Versace A/I 2025-26

Da Miu Miu a Versace

Solo a gennaio 2025 Vitale aveva lasciato Miu Miu, dove era stato apprezzato per il suo il ruolo di direttore del design del ready-to-wear. Poi a marzo la nomina di chief creative officer della Medusa: primo ruolo da direttore creativo e, soprattutto, come primo stilista a capo della maison che non appartenesse alla famiglia Versace. Una sfida importante che si è rivelata più complicata del previsto.

Un mese dopo, ad aprile, la notizia dell’acquisizione di Versace da parte del gruppo Prada per 1,25 miliardi di euro. La lunga transazione si è conclusa solo due giorni fa, con l’ottenimento di tutte le autorizzazioni normative richieste. E forse non è un caso che Vitale lasci il brand proprio adesso.

A sinistra, Dario Vitale.

I perché dell’uscita secondo WWD

«Fonti interne affermano che Vitale stesse in realtà guardando a un futuro al di fuori del gruppo Prada e che questo ritorno non facesse parte dei suoi piani. “Il suo arrivo in Versace non è stato il preludio di questa acquisizione”, ha dichiarato l’amministratore delegato del gruppo Prada, Andrea Guerra» riporta WWD.

La prima (e ultima) sfilata di Dario Vitale per Versace

A settembre il direttore creativo aveva debuttato alla Milano Fashion Week con una sfilata allestita alla Pinacoteca Ambrosiana, set ideale per l’immaginario Versace, tra busti classici, opere d’arte, letti sfatti e opulenza calibrata. Lo show ha interpretato la sensualità della Medusa attraverso la lente dell’edonismo Anni 80 e l’estetica personale di Gianni, più che nell’ottica del ventennio di Donatella. Applaudito da gran parte della stampa, aveva però perplesso per la carenza di abiti da sera e di quella femminilità spregiudicata tipica delle passerelle Versace, che si trattasse dalla collezione bondage firmata dal fondatore  nei Novanta o degli abiti in oroton fucsia della sorella.

Il brand rimane nelle mani dell’amministratore delegato di Versace Emmanuel Gintzburger, lo stesso (per il momento) nominato da Capri Holding, il precedente proprietario della maison. Ma il futuro della Medusa parrebbe legato a Lorenzo Bertelli: il figlio di Patrizio Bertelli e Miuccia Prada, responsabile CSR del gruppo Prada, dovrebbe assumere il ruolo di presidente esecutivo di Versace.

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Redazione Redazione Eventi e News