“Sinistra a braccetto con Hannoun”, le reazioni politiche all’inchiesta di Genova
L’operazione antiterrorismo di Polizia e Guardia di Finanza che ha portato all’arresto di 9 persone a Genova – tra cui il presidente dell’Associazione Palestinesi in Italia, Mohammad Hannoun – con l’accusa di aver finanziato per circa 7 milioni di euro Hamas, ha destato inevitabilmente le accese reazioni politiche.
Meloni: “Apprezzamento e soddisfazione, ringrazio forze dell’ordine”
“Desidero esprimere apprezzamento e soddisfazione per l’operazione, di particolare complessità e importanza, che ha consentito di eseguire gli arresti di nove persone accusate di aver finanziato Hamas, attraverso alcune associazioni, sedicenti benefiche, per oltre sette milioni di euro”. Così in una nota la premier, Giorgia Meloni, che sottolinea che tra gli arrestati c’è “il presidente dell’associazione dei palestinesi in Italia Mohammad Mahmoud Ahmad Hannoun, definito dagli investigatori “membro del comparto estero dell’organizzazione terroristica Hamas” e “vertice della cellula italiana dell’organizzazione Hamas”. Esprimo il più sentito ringraziamento, mio personale e a nome di tutto il Governo, a quanti hanno reso possibile quest’operazione – Procura di Genova, Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo, Polizia di Stato, Guardia di Finanza, oltre al supporto informativo fornito da AISE-Agenzia Informazioni e Sicurezza Esterna”.
Tajani: “Bene smantellamento organizzazione che finanziava Hamas”
“Mi sono congratulato con Matteo Piantedosi per l’importante operazione antiterrorismo di Polizia di Stato e Guardia di Finanza che ha portato allo smantellamento di una organizzazione che finanziava Hamas dall’Italia. Sempre grati alle forze dell’ordine per la loro attività“. Lo scrive sui social il ministro degli esteri, Antonio Tajani.
Israele: “Passo importante nella lotta contro Hamas”
A esprimere soddisfazione per l’operazione delle forze dell’ordine, condotta a Genova, è stato anche lo Stato ebraico. “È un passo importante nella lotta contro il terrorismo di Hamas“, ha detto il ministro israeliano della Diaspora Amichai Chikli, come riporta Haaretz.
FdI: “Ora chiarezza su rapporti tra associazioni e sinistra italiana”
“L’operazione che ha portato all’arresto di Mohammed Hannoun e al sequestro di ingenti somme di denaro fa emergere un quadro estremamente grave e preoccupante. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, ci troveremmo di fronte a una rete ramificata di associazioni che, dietro la copertura degli scopi umanitari, avrebbero promosso raccolte fondi destinate all’organizzazione terroristica Hamas. Un sistema strutturato – presente anche a Milano con l’associazione benefica ‘La cupola d’oro’ – con collegamenti internazionali e canali finanziari opachi, che nulla ha a che vedere con la legittima assistenza alla popolazione civile palestinese e che rischia di inquinare il valore stesso della solidarietà. Alla luce di questi fatti, è doveroso fare piena chiarezza anche sui rapporti emersi tra queste realtà e alcuni esponenti di spicco della sinistra italiana, a partire dall’ex presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini, fino al leader di Avs Nicola Fratoianni. Non sono più accettabili ambiguità o silenzi: chi vuole rappresentare le istituzioni democratiche deve condannare senza esitazioni il terrorismo e prendere le distanze, una volta per tutte, da chi finanzia o sostiene Hamas”. Così in una nota il senatore di Fratelli d’Italia Sandro Sisler.
Montaruli (FdI): “Arresto Hannoun conferma sua pericolosità”
“Mohammad Hannoun è stato arrestato. La pericolosità del soggetto filo Hamas é stata confermata. Mentre c’è chi lavora per fermare i fiancheggiatori dei terroristi, troppi hanno intrattenuto rapporti con questo personaggio nonostante gli allarmi lanciati. Ora tutti coloro che nell’ opposizione hanno collaborato con lui, lo hanno invitato, corteggiato e difeso devono scuse e spiegazioni”. Lo dichiara il vicecapogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati, Augusta Montaruli.
Delmastro (FdI): “Sinistra abbandoni ‘maranza’ e abbracci sicurezza”
“Complimenti alla Guardia di Finanza e alla direzione distrettuale antimafia per l’arresto di Hannoun per finanziamento di gruppi terroristici islamici. Già da deputato di opposizione nel lontano 2021 avevo segnalato le sospette operazioni finanziarie della galassia di onlus ricollegabili ad Hannoun Ora la sinistra, accecata ideologicamente dal verbo pro pal, chiederà scusa agli italiani per essere andata a braccetto con Hannoun e per aver partecipato a convegni con questo galantuomo quando già erano evidenti le attività sospette? Ora la sinistra aprirà gli occhi? Abbandonerà maranza, pro pal, anarchici e tutta quella galassia anti occidentale e violenta per abbracciare la sicurezza senza tentennamenti ideologici? Non si dialoga con la violenza. Non si dialoga con il terrore. Arrestare il fondamentalismo, disintegrare l’integralismo è una necessità”. È quanto dichiara in una nota Andrea Delmastro delle Vedove, deputato di Fratelli d’Italia e Sottosegretario di Stato al Ministero della Giustizia.
Da FdI, interrogazione su trasparenza raccolte fondi, cortei e moschee
“Desidero esprimere un sentito ringraziamento alla DIGOS di Genova, alla Guardia di Finanza e alla magistratura per l’operazione che, secondo quanto riportato dagli organi di stampa, ha portato a nove arresti e ha ricostruito presunti flussi di denaro per circa sette milioni di euro, raccolti tramite società di beneficenza e destinati, stando all’impianto investigativo, a Hamas. Tra gli arrestati anche Mohammed Hannoun di cui da tempo avevamo denunciato pericolosita’”. Lo dichiara il deputato di Fratelli d’Italia Riccardo De Corato, che aggiunge: “Se quanto contestato dovesse trovare conferme nelle successive fasi giudiziarie, ci troveremmo davanti a un quadro gravissimo: la solidarietà e le raccolte umanitarie non possono e non devono mai diventare una copertura per il finanziamento del terrorismo. Per questo è necessario alzare il livello di attenzione e garantire controlli rigorosi e tracciabilità su ogni circuito di raccolta fondi, a tutela dei cittadini che donano in buona fede e delle stesse cause umanitarie, che non vanno strumentalizzate”. Alla luce di quanto emerso – spiega De Corato -, annuncio inoltre la volontà di presentare un’interrogazione parlamentare al Ministro dell’Interno affinché verifichi con la massima priorità l’eventuale presenza di infiltrazioni terroristiche nei cortei pro-Palestina e nelle raccolte fondi per la Palestina, e affinché siano adottate tutte le iniziative necessarie per prevenire e contrastare qualunque tentativo di condizionamento da parte di Hamas o di gruppi jihadisti. I fatti odierni dimostrano anche un altro punto che da tempo segnaliamo: quando si parla di apertura di nuove moschee e luoghi di culto, serve il massimo livello di controllo e trasparenza, in stretta collaborazione con prefetture e questure, affinché nessuno spazio possa essere trasformato in centro di propaganda, radicalizzazione o reclutamento terroristico”. “Ribadisco un punto essenziale: contrastare il terrorismo significa colpire reti, finanziamenti e responsabilità individuali, nel pieno rispetto della libertà di manifestare e di culto, ma senza zone grigie e senza ambiguità. La sicurezza nazionale e la legalità vengono prima di tutto”, conclude.
FdI: “Sinistra prenda distanza da realtà anti-democratiche”
“L’arresto di Mohammad Hannoun, figura di riferimento di un’organizzazione accusata di finanziare Hamas, conferma ancora una volta la fondatezza delle denunce sollevate da Fratelli d’Italia. È inquietante che soggetti oggi coinvolti in un’indagine per legami con il terrorismo islamico abbiano trovato in passato sponde politiche in ambienti della sinistra e siano stati accolti in sedi istituzionali. Chi ha difeso o legittimato certe frequentazioni ora dovrebbe chiedere scusa e prendere nettamente le distanze da realtà che nulla hanno a che vedere con la democrazia”. Lo dichiara il senatore Michele Barcaiuolo, capogruppo di Fratelli d’Italia in Commissione Esteri e Difesa. “Massimo plauso alla Polizia di Stato, alla Guardia di Finanza e alla Procura di Genova per l’eccellente operazione che ha portato a nove arresti. Ancora una volta le nostre forze dell’ordine dimostrano di essere presidio essenziale nella lotta contro il terrorismo e nella difesa della sicurezza nazionale. L’Italia è in buone mani: chi semina odio e finanzia la violenza non può trovare alcuna accoglienza, né nelle istituzioni né nella società civile”, conclude Barcaiuolo.
Sardone (Lega): “Sinistra andava a braccetto con Hannoun”
“L’arresto del Presidente dell’associazione dei Palestinesi rappresenta un fatto gravissimo. L’accusa pesantissima è di aver finanziato Hamas per 7 milioni di euro attraverso associazioni. Pazzesco che la sinistra abbia difeso questo personaggio per mesi, andando a braccetto con lui in diversi cortei sul territorio. Bisogna indagare a fondo sui rapporti tra Hannoun e diversi partiti di sinistra. Stiamo parlando di terrorismo, non di questioni di poco conto. Cosa diranno tutti coloro che avevano persino criticato il daspo di Hannoun da Milano? È sempre più imbarazzante questa sinistra pro Pal che favorisce il fondamentalismo islamico di Hamas. Qualcuno dovrebbe riflettere sul sostegno di questi mesi a quella galassia estremistiche di pro Pal e antagonisti che nelle piazze urlano slogan contro il popolo ebraico e solidarizzano con i tagliagole di Hamas”. Così in una nota Silvia Sardone, vice segretario della Lega.
Gasparri (FI): “Predicatori odio non possono agire impunemente”
“Complementi al Ministro Piantedosi e alle Forze di polizia impegnate nell’attività investigativa riguardante esponenti finanziati da Hamas in Italia. L’arresto di nove persone tra cui Hannoun rappresenta un ottimo risultato ed è frutto di una costante attenzione nei confronti dei predicatori di odio che non possono agire impunemente nel nostro Paese”. Lo dichiara il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri.
Renzi: “Fare luce su finanziamenti, prossimità va combattuta”
“L’indagine sui fondi raccolti in Italia e finiti nelle mani di Hamas merita la massima attenzione. Noi siamo garantisti, sempre, e dunque attendiamo che le accuse siano provate. Ma anche oggi, come facciamo da anni, chiediamo a gran voce che si faccia luce sui finanziamenti perché sarebbe assurdo e gravissimo se una parte dei soldi raccolti da cittadini italiani in buona fede finisse nelle mani dei terroristi islamici”. Lo scrive su X il leader di Italia Viva, Matteo Renzi. “Qui – spiega il senatore – non si tratta del legittimo confronto su singole posizioni politiche ma di una vicenda ben più grave: occorre essere netti e risoluti sul fatto che la prossimità con chi organizza e dirige strutture terroristiche va combattuta senza se e senza ma”. “Grazie dunque ai giornalisti, alle forze dell’ordine e ai magistrati che hanno seguito e stanno seguendo il caso. Italia Viva continuerà questa battaglia di civiltà contro il terrorismo e contro Hamas”, conclude Renzi.
Bonelli: “Terrorismo va contrastato ma destra silente su crimini Netanyahu”
“Il terrorismo va sempre contrastato in ogni sua forma: lo abbiamo fatto ieri condannando Hamas e chiediamo che oggi la magistratura faccia piena chiarezza su questa vicenda. Ma la destra la smetta di fare una propaganda indecente. I crimini contro l’umanità commessi dal governo Netanyahu sono sotto gli occhi di tutti: oltre 70.000 persone uccise, donne e bambini tra le vittime, ospedali bombardati, Gaza rasa al suolo. Crimini che non saranno dimenticati, così come non potrà essere dimenticato il ruolo inaccettabile e intollerabile del governo italiano, che ha continuato a vendere armi, a fornire cooperazione economica e a sostenere chi si è macchiato di questi gravissimi crimini contro l’umanità. Nessuno può permettersi di criminalizzare milioni di persone scese in piazza in questi mesi per dire stop allo sterminio del popolo palestinese, attraverso l’orribile equazione secondo cui chi manifesta per la pace sarebbe amico dei terroristi. Chi fa oggi questa operazione lo fa per offrire un alibi a chi ha invece commesso crimini contro l’umanità, come il governo Netanyahu”. Così in una nota Angelo Bonelli, deputato AVS e co-portavoce di Europa Verde.
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