Siria. Scontri tra drusi e beduini, interviene l’esercito

di Mohamed Ben Abdallah –

Si mantiene alta la tensione in Siria, dove negli scontri recenti tra la popolazione drusa e i beduini vi sono stati almeno 90 morti. I fatti si sono svolti nella regione di al-Suwayda, non distante dai confini con la Giordania e Israele, e stando a quanto riportato dall’Osservatorio siriano per i Diritti umani (organizzazione con sede a Londra ma che da sempre ha il polso di quanto accade nel paese), a determinare gli incidenti sarebbe stato il rapimento da parte di beduini armati di un commerciante, avvenuto sulla strada che da al-Suwayda porta a Damasco.
Il governo centrale ha inviato l’esercito per assumere il controllo della situazione, e almeno due membri della sicurezza sarebbero rimasti uccisi. Il ministro dell’Interno Anas Khattab ha dichiarato su X che, nel comprensibilmente difficile riassetto del paese dopo 14 anni di guerra civile, “nella regione di al-Suwayda vi sono tensioni a causa della mancanza delle istituzioni civili, militari e di sicurezza”.
Le notizie che giungono dalla regione di al-Suwayda indicano l’esercito regolare avanzare contro i drusi ribelli. Essi sono guidati in particolare da Hikmat al-Hijri, il quale chiede la protezione internazionale, ma il sospetto del governo è che stia puntando all’appoggio di Israele, sempre pronto a mettere un piede in Siria per tutelare i propri interessi, a cominciare dal controllo delle Alture del Golan.
Al-Hijri viene dato al momento in fuga con la famiglia, mentre l’israeliano Channel 12 ha riportati che i jet di Tel Aviv hanno bombardato alcuni siti nelle regioni siriane di Daraa e Qunaytra, quale segnale di sostegno ai drusi.