Spettacolo e turismo culturale in Italia, è la Lombardia a guidare la classifica

Il turismo non è fatto solo di musei e monumenti, a fare la differenza ci pensa il calendario di spettacoli ed eventi culturali che ogni località organizza. Dai concerti al teatro, passando per cinema e festival: il rapporto SIAE 2024 ci permette di approfondire come le regioni italiane si stanno muovendo e stanno sfruttando queste occasioni per fare promozione territoriale, persino in piccoli borghi e territori.
Spettacolo e turismo culturale in Italia: i dati
Il rapporto SIAE 2024 parla con dati chiari: 3,37 milioni gli eventi e gli spettacoli che in 12 mesi hanno accompagnato la nazione. La buona notizia? Non ci si concentra solo sulle grandi città, sono i borghi i protagonisti.
253,5 milioni sono gli spettatori che hanno partecipato generando oltre 4 miliardi di euro di spesa. Una leggera flessione è evidente nella spesa media per spettatore che scende a 15,83 euro ma il segnale positivo è da notare nell’effettiva ripartenza. Se da una parte i grandi eventi sembrano soffrire un po’ di crisi, aumentano i più piccoli e locali. Potremmo dire che la fruizione culturale si è spostata da eventi di massa ad esperienze di prossimità.
Il motore? I concerti pop rock che hanno dato modo di raggiungere l’83% del pubblico appassionato di musica. Menzione d’onore per il jazz che registra un +18,6% di spettatori rispetto agli anni precedenti.
La vera sorpresa arriva però dal teatro. Un passatempo quasi dimenticato che ha riconquistato il pubblico con un +7,2% e oltre 28 milioni di spettatori che si sono lasciati incantare da palcoscenici grandi e piccoli. Un chiaro segnale che la voglia di storie, emozioni e riflessioni è più viva che mai.
Dopo anni difficili, anche il cinema torna a brillare. Merito dei film d’animazione? Certamente. Ma anche di iniziative come Cinema Revolution, che hanno saputo riaccendere l’entusiasmo, soprattutto tra i giovani. E con la destagionalizzazione degli eventi, oggi trovi esperienze culturali interessanti anche a dicembre o febbraio, non solo in estate.
La classifica delle regioni con più turismo culturale
La regina del 2024 è la Lombardia: con 620.000 eventi, 53,6 milioni di spettatori e oltre un miliardo di euro di spesa si conferma leader indiscussa dello spettacolo in Italia. Milano, certo, fa la parte del leone, ma sono tanti anche i piccoli centri che hanno scommesso sulla cultura come motore di crescita e attrattività.
Subito dopo trovi Lazio, Veneto ed Emilia-Romagna, che insieme rappresentano quasi il 60% della spesa complessiva nazionale. Un’Italia che viaggia, scopre e si emoziona, anche grazie allo spettacolo dal vivo.
Ci sono segnali di forte crescita anche da territori spesso fuori dai radar. L’Abruzzo, ad esempio, ha fatto segnare un +10,4% di eventi e un +7,8% di spettatori. Il Molise è cresciuto del 10,1% in termini di pubblico. E il Friuli-Venezia Giulia ha visto aumentare gli spettacoli del 9,5%. C’è fermento ovunque, insomma.
Il Nord-Est, in particolare, si conferma un’area dinamica e in crescita, con un +9% di eventi e un +4,5% di pubblico. Il Centro Italia, invece, cresce nella quantità (+7,9%) ma un po’ meno nella partecipazione (+1,3%). La sfida? Coinvolgere di più, non solo offrire.
Insomma, un’Italia pronta a ripartire e a fornire alternative al turismo di massa promuovendo eventi su territori più piccoli ma degni di grandi attenzioni.
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