Stop al fotovoltaico sui terreni agricoli: la lettera aperta di Cia Campania

Agosto 25, 2025 - 18:00
 0
Stop al fotovoltaico sui terreni agricoli: la lettera aperta di Cia Campania
fotovoltaico agricolo

È necessario varare leggi ad hoc per vietare la realizzazione di impianti fotovoltaici su terreni agricoli produttivi, per proteggere le aree di allevamento, per sostenere l’accesso alla terra per i giovani agricoltori e per varare un piano strategico per la difesa della sovranità alimentare

Il tema della transizione energetica ed ecologica ha più volte incontrato l’esigenza della regolamentazione dello sfruttamento di aree agricole o di particolare interesse paesaggistico.

Se la magistratura ha più volte sostenuto che la priorità della produzione energetica è, in qualche modo, più alta di quella della protezione di un paesaggio o di un campo incolto, certamente il tema della protezione delle aree agricole produttive è importante.

Su questo punto si esprime la lettera aperta inviata a GreenPlanner dal commissario
regionale di Cia Agricoltori italiani, Carmine Fusco, che pubblichiamo qui di seguito.

Il messaggio lanciato alle istituzioni italiane ed europee si potrebbe sintetizzare con l’affermazione “i terreni agricoli devono restare terreni agricoli“, perché la crescita fuori
controllo degli impianti fotovoltaici ed eolici sta sottraendo spazio prezioso all’agricoltura e creando difficoltà crescenti anche agli allevatori.

Difendiamo i terreni agricoli dall’assalto del fotovoltaico

Negli Stati Uniti, spiega il commissario regionale Carmine Fusco, hanno finalmente capito che la terra destinata a produrre cibo non può essere sacrificata per produrre energia.

Il Dipartimento dell’Agricoltura Usa ha preso una decisione storica: non finanzierà più impianti solari a terra sui campi agricoli produttivi e bloccherà l’uso di pannelli importati dall’estero nei progetti sovvenzionati. Una scelta chiara e decisa per proteggere la produzione alimentare.

Solo nello Stato del Tennessee, negli ultimi trent’anni, sono stati persi 1,2 milioni di acri di terreni agricoli, e nei prossimi anni se ne perderanno altri 2 milioni. A livello nazionale, dal 2012, la superficie agricola occupata da pannelli solari è cresciuta del 50%.

Questo dietrofront americano è un monito: se non interveniamo subito, rischiamo di trovarci nella stessa situazione in Italia e in Campania.

La Campania, sottolinea Fusco, è una delle regioni più fertili d’Europa. Qui produciamo grano, frutta, ortaggi, vino, olio, latte. Ogni ettaro sottratto all’agricoltura non è solo un danno economico, ma una perdita di sovranità alimentare e di futuro.

Se oggi un giovane vuole avviare un’impresa agricola, la prima difficoltà che incontra è trovare la terra. E se i terreni vengono occupati da pannelli solari a terra, l’accesso sarà ancora più difficile e costoso.

L’agricoltura rischia di diventare un lusso, quando invece dovrebbe essere il cuore della nostra economia. Non sono solo i terreni coltivabili a essere a rischio. Anche gli allevamenti subiscono l’espansione indiscriminata delle rinnovabili: se il fotovoltaico sottrae suolo, l’eolico pone altre criticità.

Le pale eoliche, spiega Fusco, creano rumori e vibrazioni che, secondo diversi studi, possono disturbare gli animali da allevamento, in particolare quelli da latte. Bovini stressati producono meno e peggiore latte.

Non possiamo permetterci che queste problematiche pesino sulla competitività delle aziende zootecniche.

La Cia Campania ribadisce di non essere contraria alle energie rinnovabili, che restano una risorsa importante nella transizione ecologica. Ma serve una pianificazione intelligente.

Gli impianti fotovoltaici ed eolici vanno collocati dove non c’è conflitto con l’agricoltura: sui tetti di capannoni e stalle, su edifici pubblici e privati, nelle aree industriali dismesse, nelle cave abbandonate e nei terreni marginali non coltivabili.

In Campania e in Italia, prosegue Fusco, c’è spazio per sviluppare le rinnovabili senza intaccare la terra agricola. La scelta è politica e strategica. Il vero errore sarebbe lasciarsi guidare dalle speculazioni: grandi aziende energetiche che pagano per occupare i campi, promettendo rendite immediate ai proprietari, ma sottraendo alla collettività la capacità di produrre cibo.

Una volta e per tutte dobbiamo capire che l’agricoltura è il vero business del futuro. Con una popolazione mondiale in crescita, la domanda di alimenti esploderà.

La Cia Campania chiede quindi alla rappresentanza politico-istituzionale nazionale e regionale e a quella europea di intervenire con urgenza con leggi ad hoc per vietare la realizzazione di impianti fotovoltaici su terreni agricoli produttivi, proteggere le aree di allevamento, sostenere l’accesso alla terra per i giovani agricoltori e varare un piano strategico per la difesa della sovranità alimentare.

Se oggi non difendiamo i nostri campi e i nostri allevamenti, conclude Fusco, domani non avremo né latte, né pane, né olio, né vino. L’energia rinnovabile è importante, ma il cibo lo è di più.

Per questo chiediamo all’Europa e all’Italia di fare una scelta di civiltà: la terra agricola va protetta e valorizzata, perché senza agricoltura non c’è vita. Difendiamo i campi per difendere il futuro.

Crediti immagine: Depositphotos

L'articolo Stop al fotovoltaico sui terreni agricoli: la lettera aperta di Cia Campania è stato pubblicato su GreenPlanner Magazine.

Qual è la tua reazione?

Mi piace Mi piace 0
Antipatico Antipatico 0
Lo amo Lo amo 0
Comico Comico 0
Furioso Furioso 0
Triste Triste 0
Wow Wow 0
Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia