Storia e simbolismi della treccia: tra le acconciature più amate per l’estate
Intrecciare i capelli: un gesto che potremmo definire quasi antico. Un’abitudine che, con dolcezza e facilità, torniamo a compiere ogni estate, ma che ci accompagna da sempre. Tra mare, vento, sole e giornate intense, la treccia capelli torna a essere protagonista: è pratica, elegante, comoda e mai banale. Non ha bisogno di grandi tecniche per mostrare tutta la sua bellezza: anzi, preserva il fascino delle cose più semplici.
Fin dalle origini, è una delle acconciature preferite dalle donne, e non sorprende sapere perché.
Conoscete la sua storia?
La treccia, dalle origini antiche a oggi
La storia della treccia affonda in radici molto antiche. È una pettinatura presente in ogni cultura e da moltissimi anni è un segno di appartenenza, status e identità. Nell’antichità egizia rappresentava la nobiltà, mentre in Africa è un’acconciatura tramandata di generazione in generazione, paragonabile a una forma d’arte. È nel Medioevo però che diventa anche simbolo di ricchezza, a seconda del contesto.

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Oggi, forse ha perso il significato legato alla nobiltà, ma ha sicuramente conservato il suo fascino. Appare nei tutorial su TikTok, in passerella, nei beauty look da red carpet delle star. In poche parole: una pettinatura riconoscibile e intramontabile.
La treccia, simbolo di femminilità
Dalle origini antiche a oggi, la treccia dice molto della femminilità di ognuna di noi. Ma non di un femminile passivo, anzi, di un femminile che racconta di forza e integrazione. Intrecciare i capelli significa metterli a posto, ma non perché costrette, perché sentiamo la necessità di rimettere in ordine qualcosa. E si sa, simbolicamente parlando, quando una donna decide di cambiare e di mettere a posto qualcosa, comincia proprio dai capelli.

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Forse è anche per questo che anche oggi resta una delle acconciature più scelte, sia in contesti quotidiani che in quelli più importanti e formali. Dall’ufficio ai momenti più speciali, come il matrimonio.
Tutte le tipologie
Non esiste un solo tipo di treccia capelli. Tra le più amate di sempre c’è la treccia alla francese, che parte dalla radice e segue il profilo della testa. È una tipologia elegante ma anche pratica, ideale per occasioni ed eventi come per fare attività fisica. La treccia a spina di pesce è più sofisticata. Dopo un po’ di ore raggiunge un effetto leggermente messy che non disturba assolutamente.
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Treccia classica o a spina di pesce? Tutte le tipologie e i modi per intrecciare i capelli
Le boxer braids – le trecce che partono attaccate alla testa – sono più sporty-chic e riflettono un’anima urban, mentre le trecce laterali sono più scenografiche. Potremmo non finire più di elencarle: le trovate tutte nella gallery qui sopra, con i loro significati.
Il fascino contemporaneo della treccia
Come ogni acconciatura capelli che si rispetti, oggi la treccia capelli domina in ogni campo. Da quelli più informali, come i video e i tutorial presenti su TikTok – pieni di beauty tips da sperimentare assolutamente – alle occasioni più formali.
Non è raro infatti vedere spose con la treccia: le acconciature capelli lunghi più richieste negli ultimi anni includono intrecci morbidi, trecce che si fondono con chignon bassi, effetti boho chic e decorazioni floreali.

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La treccia si conferma così una scelta che riesce a essere semplice e scenografica allo stesso tempo, antica e sempre nuova. Qualsiasi tipologia si scelga, resta un simbolo di forza e indipendenza.
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Trecce a spina di pesce: le più belle da copiare subito. Attaccate alla testa o laterali
[amica-magazine]
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