Telefono Amico Italia: nel 2024 ricevute 110 mila richieste d’aiuto
Sono state quasi 110 mila le richieste d’aiuto ricevute nel 2024 da Telefono Amico Italia, in media oltre 300 al giorno. Il numero unico nazionale dell’organizzazione di volontariato, con 95 mila chiamate ricevute, ha offerto oltre 22.200 ore di ascolto, pari a 929 giorni. In crescita rispetto all’anno precedente, in cui le ore di ascolto erano state circa 21.600 (903 giorni). Questo nonostante le chiamate siano diminuite rispetto all’anno precedente, del 6 per cento. “Abbiamo ricevuto un po’ meno chiamate, ma i nostri volontari sono stati al telefono più ore – spiega la presidente di Telefono Amico Italia, Cristina Rigon – questo succede perché le chiamate durano sempre di più: siamo arrivati a una media di 21 minuti. Chi chiama ha bisogno di instaurare una relazione, non solo di esternare qualcosa che lo affligge. Ha bisogno di trovare qualcuno che gli dedichi del tempo”. Al contrario del telefono, gli altri strumenti, la chat di Whatsapp Amico e il servizio di email, hanno anche visto aumentare i propri utenti: del 13 per cento il primo e del 17 per cento il secondo. “Tradizionalmente – commenta Rigon – questi due strumenti sono usati in maggioranza da giovani. Possiamo quindi leggere questo dato come l’ennesimo segnale di come il malessere mentale caratterizzi sempre di più le giovani generazioni”. “Parliamo di una mole di ascolto per cui i nostri 600 volontari e le 15 ore di servizio giornaliero, 365 giorni all’anno, non bastano più. Ci sono periodi in cui facciamo più fatica di altri, l’estate è uno di questi”, conclude la presidente di Telefono Amico Italia.
I mesi estivi sono per molte persone periodo di viaggi e relax, atteso per tutto l’anno, ma per chi vive una situazione di fragilità psicologica possono essere molto difficili. “Il senso di solitudine estiva è un fenomeno più esteso di quanto comunemente si pensi”, spiega Maurizio Pompili, professore ordinario di Psichiatria presso Sapienza Università di Roma e direttore della Unità operativa complessa di psichiatria presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria Sant’Andrea di Roma. “Le immagini che evocano gli stereotipi di felicità e socializzazione, nell’ambito di attività tipicamente estive potrebbero amplificare il senso di esclusione in chi vive momenti di difficoltà. Il rallentamento o la sospensione di attività lavorative, scolastiche o ricreative durante l’estate, in persone già alle prese con sentimenti di solitudine, possono generare un vuoto interiore e una sensazione di isolamento. Non dimentichiamo, poi, che il caldo e le alterazioni del ritmo sonno-veglia possono influire negativamente sull’equilibrio psicofisico, magari esasperando condizioni preesistenti come l’ansia o la depressione”, aggiunge. Per proteggersi ed evitare che la solitudine estiva possa trasformarsi in qualcosa di più grave bisogna “cercare di mantenere una routine quotidiana, prefissarsi piccoli obiettivi e dedicarsi a qualche attività sociale può essere d’aiuto – suggerisce il Professor Pompili – Può essere utile coltivare un hobby, approfondire un interesse, fare volontariato e praticare attività fisica (come una semplice camminata), naturalmente tenendo conto del proprio stato di salute e dell’età”.
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