Tracciare le filiere agroalimentari con la tecnologia, anche per fare del bene

Lug 8, 2025 - 01:30
 0
Tracciare le filiere agroalimentari con la tecnologia, anche per fare del bene
blockchain agroalimentare

Garantire la tracciabilità delle filiere alimentari è fondamentale, sia per assicurare a consumatori e attori del settore agroalimentare trasparenza e conformità alle normative, sia, soprattutto quando si parla di produzione agricola in Paesi in via di sviluppo, per promuovere equità e ritorno economico ai produttori. Ne parliamo con Trusty, startup innovativa che si occupa di blockchain

Il tema della tracciabilità delle filiere alimentari si colloca in una cornice normativa sempre più stringente, che richiede trasparenza, sicurezza alimentare e responsabilità lungo tutta la catena del valore.

La tecnologia blockchain, in quanto registro digitale distribuito e immutabile, consente di certificare in modo sicuro ogni passaggio del prodotto, dall’origine alla distribuzione, rispondendo alle esigenze di conformità normativa richieste tanto a livello europeo quanto nazionale.

A livello europeo, il Regolamento Ue 178/2002 costituisce il fondamento della legislazione alimentare. In particolare, l’articolo 18 impone agli operatori di garantire la rintracciabilità degli alimenti, dei mangimi, degli animali destinati alla produzione alimentare e di ogni altra sostanza destinata a entrare a far parte di un alimento.

A ciò si aggiunge il Regolamento Ue 2018/848 relativo alla produzione biologica, che impone una tracciabilità rafforzata per le produzioni certificate. In Italia, il D.Lgs. 231/2017 ha introdotto ulteriori obblighi in materia di etichettatura e tracciabilità, con particolare attenzione alla lotta contro le frodi alimentari.

Coltivazione etica del cacao, grazie alla tecnologia Trusty

Trusty è una realtà italiana innovativa che si occupa di tracciabilità delle filiere alimentari con un approccio che unisce tecnologie avanzate, competenze specialistiche e una rete di partnership per offrire soluzioni complete.

In Costa d’Avorio, in cui è attiva la coltivazione del cacao, settore che affronta da tempo la pressante esigenza di maggiore trasparenza ed equità, Trusty ha attivato un interessante progetto etico e solidale.

La produzione di cacao in Costa d’Avorio sta vivendo una forte crisi, acuita dal surriscaldamento globale, dalla diffusione di patogeni e dalle basse remunerazioni della manodopera; per questo, la produzione è passata da una media di 2,2 milioni di tonnellate annue agli attuali 1,4 milioni.

Una crisi che si ulteriormente aggravata per l’impatto del recente Regolamento Eudr contro la deforestazione e per i dazi imposti dal governo Trump.

Qui, Trusty – che è anche Società Benefit – ha implementato la tecnologia blockchain per garantire la conformità alle normative e la tracciabilità delle filiere agroalimentari.

alessandro chelli

Per conoscere meglio le attività in essere da parte di Trusty, abbiamo rivolto alcune domande ad Alessandro Chelli, fondatore e Ceo della società.

Come funziona la piattaforma Trusty e come viene applicata in progetti come questo?

La piattaforma Trusty è un ecosistema digitale che sfrutta la tecnologia blockchain, i moduli nascono per garantire trasparenza, tracciabilità e conformità nelle filiere produttive – per lo più agroalimentari – con particolare attenzione alla sostenibilità e alle normative internazionali ed europee, come il Regolamento contro la deforestazione (Eudr) al quale le aziende dovranno rispondere entro fine anno.

Dal 2021 siamo impegnati in progetti di cooperazione internazionale in Africa – dalla Costa d’Avorio al Kenya, fino all’Etiopia – per valorizzare e rendere trasparenti filiere complesse e frammentate, come quelle del cacao e del caffè, attraverso la digitalizzazione.

In questi contesti, dove la raccolta e la gestione dei dati possono essere difficoltose, mettiamo a disposizione i nostri strumenti digitali accessibili anche offline, personalizzati in base al contesto locale, e integrati con formazione e accompagnamento tecnico per supportare concretamente piccoli agricoltori e cooperative locali.

Nel progetto Green Horizons, che stiamo portando avanti in Costa d’Avorio, sostenuto dal Dipartimento per le Libertà Civili del Ministero dell’Interno e promosso dall’Osc Associazione Centro Elis, Trusty ha il compito di supportare un esportatore ivoriano e due cooperative, nell’adozione di una filiera del cacao tracciabile e conforme al Regolamento Eudr.

Attraverso la nostra piattaforma saranno raccolti i dati geolocalizzati delle piantagioni, effettuata la valutazione dei rischi ambientali e sociali e strutturata la documentazione necessaria per le Dichiarazioni di Due Diligence.

I beneficiari riceveranno formazione sull’utilizzo della piattaforma e supporto per l’ingresso su marketplace europei, con l’obiettivo di valorizzare il cacao prodotto secondo criteri di legalità, sostenibilità e trasparenza.

Questo intervento si inserisce nell’approccio più ampio del progetto, che mira a promuovere l’imprenditorialità giovanile e l’economia verde, coniugando innovazione digitale e sostenibilità ambientale.

Ci sono referenze o progetti sviluppati anche in Italia o in Europa?

La nostra piattaforma connette le filiere agroalimentari e consente alle aziende europee di soddisfare i requisiti previsti dai principali regolamenti.

In Italia è utilizzata da realtà come Icam Cioccolato e Domori per la gestione della conformità normativa, e da aziende impegnate nella promozione del Made in Italy sui mercati internazionali, come Pastificio Mancini, Felsineo e altri produttori di eccellenze italiane.

Attraverso una rete di partner qualificati, tra cui Apra, Rina e altri, la piattaforma supporta anche le attività operative e la raccolta strutturata dei dati di filiera.

È possibile avere maggiori dettagli rispetto all’azienda e in che modo si lega ad Apio?

Trusty nasce nel 2022 come Società Benefit, fondata da Lorenzo Di Berardino e da me. Oggi conta un team in continua crescita, una rete di oltre 18 partner attivi e più di 150 clienti nel mondo.

La storia di Trusty è strettamente legata ad Apio, l’azienda It che ho co-fondato, sempre insieme a Lorenzo Di Berardino, attiva nel campo dell’innovazione digitale e fornitrice di soluzioni per leader nazionali e internazionali nel settore dell’energia.

È proprio in Apio, infatti, che abbiamo sviluppato inizialmente la piattaforma tecnologica Trusty che poi è stata riversata nella società stessa.

Oggi Trusty è sia il nome della piattaforma sia quello della società, fondata per sviluppare questo progetto con un’attenzione particolare alla sostenibilità e alla conformità normativa nelle filiere globali.

La decisione di costituire una startup innovativa e una società benefit nasce dalla volontà di accelerare la crescita del progetto, diventare un punto di riferimento nel settore e garantire un impatto positivo a lungo termine.

Sono disponibili dati finanziari?

Nel 2024 il valore della produzione di Trusty è stato di 228.427 euro (erano 93.922 euro nel 2023) con 2.809 euro di utile. Trusty ha a oggi 4 dipendenti full-time più 5 collaboratori esterni. La previsione per il 2025 è circa di 400.000 euro di ricavi.

Crediti immagine: Depositphotos

L'articolo Tracciare le filiere agroalimentari con la tecnologia, anche per fare del bene è stato pubblicato su GreenPlanner Magazine.

Qual è la tua reazione?

Mi piace Mi piace 0
Antipatico Antipatico 0
Lo amo Lo amo 0
Comico Comico 0
Furioso Furioso 0
Triste Triste 0
Wow Wow 0
Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia