PA più puntuali nei pagamenti: aumentano le fatture saldate nei tempi

Lug 5, 2025 - 21:30
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PA più puntuali nei pagamenti: aumentano le fatture saldate nei tempi

lentepubblica.it

Negli ultimi tre anni, le PA italiane hanno compiuto progressi significativi nei tempi dei pagamenti che adesso risultano maggiormente puntuali, con una netta accelerazione nel 2024: aumentano le fatture saldate senza ritardi, ecco i dati della Ragioneria Generale di Stato.


A guidare questo miglioramento sono soprattutto gli enti locali, che si distinguono per la rapidità nel saldare le fatture. I dati evidenziano una riduzione costante dei tempi medi di pagamento e un aumento delle percentuali di fatture regolarmente pagate entro le scadenze previste.

Pagamenti più rapidi e meno ritardi

Nel 2024 il tempo medio per saldare una fattura si è attestato a 26 giorni, con un ritardo medio di soli 7 giorni. Un dato in netto miglioramento rispetto agli anni precedenti, grazie anche a un’efficace gestione dei flussi finanziari. Complessivamente, sono state registrate 30,4 milioni di fatture per un ammontare complessivo di 207,2 miliardi di euro, di cui 198 miliardi risultano effettivamente esigibili.

A fronte di queste fatture, i pagamenti effettuati entro il marzo 2025 hanno raggiunto quota 189,8 miliardi, pari al 95,9% dell’importo dovuto. Il dato evidenzia non solo una maggiore puntualità, ma anche un’efficienza complessiva nel sistema.

Anticipi nei versamenti: la media è di oltre due settimane prima della scadenza

Il tempo medio di pagamento ponderato – che tiene conto anche dell’importo delle fatture – è sceso a 29,6 giorni, con un anticipo medio di 14,6 giorni rispetto alla scadenza. Escludendo il settore sanitario, dove i tempi concessi possono estendersi fino a 60 giorni, il tempo medio scende ulteriormente a 25,6 giorni.

Questo significa che, nella maggior parte dei casi, le Amministrazioni riescono oggi a liquidare le fatture ben prima del termine previsto, un cambiamento sostanziale rispetto a uno scenario che fino a pochi anni fa era segnato da ritardi cronici.

Performance in crescita in tutti i comparti

I dati raccolti dalla Ragioneria Generale di Stato dal 2022 al 2024 mostrano una tendenza positiva su tutti i fronti. Nel 2022 il tempo medio di pagamento era di 35,2 giorni, sceso a 33,4 giorni nel 2023 e ulteriormente ridotto a 29,6 nel 2024. In parallelo, anche i tempi di ritardo medi hanno registrato miglioramenti, passando da 11,2 a 14,6 giorni di anticipo sulla scadenza.

Nel complesso, l’81,5% dell’importo totale delle fatture emesse nel 2024 è stato saldato nei termini, rispetto al 77,8% del 2022. Una tendenza che sottolinea una maggiore affidabilità del settore pubblico nei confronti dei fornitori.

Comuni in prima linea, Stato e Regioni seguono

Tra gli enti che più hanno contribuito a questo miglioramento spiccano i Comuni, passati da una percentuale di pagamento puntuale del 73,2% nel 2022 all’80,9% nel 2024. Risultati positivi anche per le Amministrazioni centrali dello Stato, che nello stesso periodo hanno guadagnato circa 9 punti percentuali. Più contenuti, ma comunque significativi, gli avanzamenti registrati da Regioni, Province autonome, enti sanitari e organismi pubblici nazionali.

In particolare, i servizi sanitari e le autonomie regionali mostrano tempi medi di pagamento ancora più rapidi rispetto ad altri comparti, con anticipi medi di rispettivamente 23,3 e 17,7 giorni rispetto alle scadenze.

Metodologia di rilevazione aggiornata per maggiore trasparenza

I dati presentati si basano su una metodologia consolidata, utilizzata fin dal 2018 e aggiornata nel 2023 per allinearsi ai criteri previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Le analisi si riferiscono ai pagamenti registrati sulla Piattaforma dei Crediti Commerciali (PCC), con una finestra di osservazione che si estende fino al 31 marzo dell’anno successivo all’emissione delle fatture.

Un sistema più efficiente grazie a nuove regole

Il miglioramento nei tempi di pagamento è il risultato anche di interventi normativi mirati: tra questi, l’introduzione di sanzioni per dirigenti inadempienti e l’obbligo per tutte le amministrazioni – incluse quelle di minori dimensioni – di predisporre piani per eliminare i ritardi.

A partire dal 2025, sarà inoltre obbligatoria l’adozione di un Piano dei flussi di cassa, con indicazioni dettagliate su entrate e uscite previste, che dovrà contribuire a rendere ancora più efficiente e trasparente la gestione delle risorse pubbliche.

Un segnale positivo per imprese e cittadini

Il miglioramento complessivo nella puntualità dei pagamenti rappresenta un segnale importante per il mondo economico. Una Pubblica Amministrazione che rispetta i tempi contribuisce infatti a rafforzare la fiducia delle imprese e dei professionisti, garantendo loro stabilità nei flussi di cassa e maggiori certezze nella programmazione.

In un contesto in cui il PNRR rappresenta una leva cruciale per lo sviluppo del Paese, l’efficienza nei pagamenti pubblici diventa un indicatore fondamentale della capacità dello Stato di rispettare gli impegni assunti. E i dati più recenti sembrano confermare che la direzione intrapresa è quella giusta.

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