Russia, l’Ue considera il sostegno finanziario per la militarizzazione dei confini orientali

Lug 7, 2025 - 17:00
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Russia, l’Ue considera il sostegno finanziario per la militarizzazione dei confini orientali

Bruxelles – Confini europei militarizzati con soldi Ue in funzione anti-russa e in nome della sicurezza. La Commissione europea ci pensa, e non nasconde la possibilità di ricorrere alle risorse comuni per aiutare gli Stati dell’est a fortificare le proprie frontiere. “La Commissione prenderebbe in considerazione un potenziale sostegno finanziario per la difesa su richiesta degli Stati membri nell’ambito del futuro programma europeo per l’industria della difesa”, annuncia il commissario per la Difesa, Andrius Kubilius, rispondendo a un’interrogazione parlamentare mirata sulla questione presentata dai sovranisti di Pfe.

La risposta non sorprende, visto che, continua Kubilius, la Commissione “si è impegnata con gli Stati membri che intraprendono sforzi nazionali per rafforzare le frontiere esterne dell’Ue per esplorare possibili opzioni e la portata del potenziale sostegno”.

Il commissario per la Difesa, Andrius Kubilius [Bruxelles, 10 giugno 2025. Foto: Emanuele Bonini]
E’ stata la presidente dell’esecutivo comunitario, Ursula von der Leyen, a esporsi in prima persona, e non solo per ragioni di campagna elettorale, sulla necessità di realizzare il progetto di scudo orientale per rispondere alle minacce provenienti da est, principalmente dalla Russia. Kubilius non fa che ribadirlo, una volta di più. “La natura grave e persistente delle minacce ibride al confine orientale dell’Ue con Russia e Bielorussia pone nuove sfide all’intera Unione europea“, continua il responsabile per la Difesa.

Rispondendo a In un’altra interrogazione in materia, stavolta proveniente dai banchi dei conservatori (Ecr), Kubilius avverte che “minacce gravi e persistenti al confine orientale dell’Ue potrebbero comportare la militarizzazione della migrazione, che rappresenta una sfida per la sicurezza nazionale degli Stati membri interessati, ma anche per la sicurezza dell’UE nel suo complesso”. La situazione è tale da indurre a immaginare “una risoluta dell’Ue, che dovrebbe essere completa e affrontare sia la potenziale minaccia di aggressione militare convenzionale che le campagne ibride”. Anche attraverso il finanziamento di misure militare e di difesa lungo il confine.

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Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia