Russia, l’Ue considera il sostegno finanziario per la militarizzazione dei confini orientali

Bruxelles – Confini europei militarizzati con soldi Ue in funzione anti-russa e in nome della sicurezza. La Commissione europea ci pensa, e non nasconde la possibilità di ricorrere alle risorse comuni per aiutare gli Stati dell’est a fortificare le proprie frontiere. “La Commissione prenderebbe in considerazione un potenziale sostegno finanziario per la difesa su richiesta degli Stati membri nell’ambito del futuro programma europeo per l’industria della difesa”, annuncia il commissario per la Difesa, Andrius Kubilius, rispondendo a un’interrogazione parlamentare mirata sulla questione presentata dai sovranisti di Pfe.
La risposta non sorprende, visto che, continua Kubilius, la Commissione “si è impegnata con gli Stati membri che intraprendono sforzi nazionali per rafforzare le frontiere esterne dell’Ue per esplorare possibili opzioni e la portata del potenziale sostegno”.
Rispondendo a In un’altra interrogazione in materia, stavolta proveniente dai banchi dei conservatori (Ecr), Kubilius avverte che “minacce gravi e persistenti al confine orientale dell’Ue potrebbero comportare la militarizzazione della migrazione, che rappresenta una sfida per la sicurezza nazionale degli Stati membri interessati, ma anche per la sicurezza dell’UE nel suo complesso”. La situazione è tale da indurre a immaginare “una risoluta dell’Ue, che dovrebbe essere completa e affrontare sia la potenziale minaccia di aggressione militare convenzionale che le campagne ibride”. Anche attraverso il finanziamento di misure militare e di difesa lungo il confine.
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