Un passato violento inciso nel cuore di Marte: cosa ci rivelano le scosse marziane
Grazie a un'analisi più approfondita dei dati raccolti dalla sonda InSight, ormai non più operativa, i ricercatori hanno scoperto qualcosa di sorprendente sull'interno di Marte, qualcosa che stravolge l'idea di un pianeta geologicamente "morto".
Si è sempre pensato che Marte presentasse una crosta esterna rigida e uniforme, con un interno stabile e senza grandi movimenti, ma la realtà, a quanto pare, è molto più complessa e movimentata. Il mantello marziano, quello strato che si trova subito sotto la crosta, non è liscio e compatto, ma assomiglia piuttosto a un "brownie con roccia", disseminato di frammenti che a volte raggiungono i 4 chilometri di larghezza. Nonostante la descrizione possa sembrare appetitosa, questi "ingredienti" raccontano una storia di estrema violenza.
A differenza della Terra, dove la tettonica a placche ricicla continuamente il materiale tra crosta e mantello, su Marte c'è un coperchio fermo, che ha intrappolato tutto ciò che si trovava all'interno, conservandolo per sempre. Ma questo stato di calma apparente è solo il risultato finale di eventi drammatici. I frammenti rocciosi che costellano il mantello sono i detriti di impatti titanici, avvenuti nei primi 100 milioni di anni di vita del pianeta. Si parla di collisioni con oggetti di dimensioni planetarie, simili a quello che, secondo alcune teorie, ha colpito la Terra generando la nostra Luna.
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