Venezia 2025: Gal Gadot e Gerard Butler assenti dopo appello su Gaza
Alla Mostra del Cinema di Venezia 2025 mancano Gal Gadot e Gerard Butler, dopo l’appello che chiedeva di condannare il genocidio a Gaza.

La Mostra del Cinema di Venezia si trova quest’anno al centro di un dibattito che travalica i confini del cinema, toccando temi politici e umanitari di portata internazionale. Dopo l’appello lanciato da registi, attori e personalità della cultura affinché il festival prendesse posizione e condannasse il genocidio a Gaza, l’attenzione si è spostata anche sulla presenza o meno di alcune star attese al Lido. Tra i nomi che non compariranno, spiccano quelli di Gal Gadot e Gerard Butler, due interpreti hollywoodiani che in passato hanno spesso contribuito a dare visibilità alla kermesse lagunare.
L’assenza dei due attori non è stata accompagnata da dichiarazioni ufficiali che chiariscano le ragioni precise della scelta, ma la tempistica ha inevitabilmente legato la loro mancata partecipazione al clima di tensione che si respira attorno all’evento. L’appello, infatti, ha spaccato l’opinione pubblica: da un lato chi chiede al festival di assumere una chiara posizione di condanna, dall’altro chi ritiene che la Mostra debba rimanere uno spazio dedicato esclusivamente all’arte e al cinema, senza farsi strumentalizzare da dinamiche geopolitiche.
La presenza delle star sul red carpet di Venezia ha da sempre un peso determinante non solo in termini di immagine, ma anche di attenzione mediatica e di rilevanza internazionale del festival. Per questo motivo la rinuncia di Gadot e Butler non passa inosservata: seppur non comprometta la qualità della selezione cinematografica, contribuisce ad alimentare la percezione di un’edizione segnata da divisioni e contrapposizioni.
Allo stesso tempo, la vicenda riflette un cambiamento più ampio che riguarda il ruolo delle grandi manifestazioni culturali nel mondo contemporaneo. I festival non sono più soltanto vetrine di film, ma anche palcoscenici sui quali si esprimono opinioni politiche, si denunciano ingiustizie e si amplificano istanze civili. Venezia, in questo senso, conferma la sua centralità come crocevia tra cinema e società, un luogo dove l’arte incontra inevitabilmente le tensioni del presente.
L’assenza di Gal Gadot e Gerard Butler, dunque, non è soltanto un fatto di cronaca mondana, ma un tassello di una narrazione più complessa in cui il glamour del cinema internazionale si intreccia con le responsabilità etiche e le richieste di giustizia provenienti da una parte significativa del mondo culturale. Se il festival saprà trarre da questa situazione un’occasione di riflessione collettiva, potrà riaffermare la sua vocazione a essere non solo un evento di prestigio artistico, ma anche uno spazio di dialogo critico con la realtà che lo circonda.
Qual è la tua reazione?






