Warner Bros. respinge l’offerta ostile di Paramount, avanti tutta con Netflix
Il tentativo di Paramount di acquisire Warner Bros. Discovery si è scontrato con un muro. Il consiglio di amministrazione del gruppo ha infatti respinto l'offerta ostile presentata nelle scorse settimane, invitando formalmente gli azionisti a non prenderla in considerazione.
La decisione arriva in un momento particolarmente delicato per l'industria dell'intrattenimento, in cui le grandi major stanno ridefinendo le proprie strategie tra streaming, debito e consolidamento. Al centro della scelta di Warner c'è anche l'accordo già avviato con Netflix, giudicato dal consiglio di amministrazione di Warner Bros. più solido e affidabile rispetto alla proposta alternativa avanzata da Paramount. Ma scendiamo un po' più nel dettaglio.
Il consiglio di amministrazione di Warner Bros. Discovery ha bocciato l'offerta presentata da Paramount Skydance definendola meno affidabile rispetto alle alternative già sul tavolo. Nonostante la valutazione complessiva fosse superiore, il CDA ha ritenuto la proposta strutturalmente debole, soprattutto per quanto riguarda le garanzie finanziarie e la sostenibilità dell'operazione nel medio periodo.
Un elemento decisivo è stato il progressivo indebolimento del fronte degli investitori a sostegno di Paramount. In particolare, Affinity Partners, la società di investimento legata a Jared Kushner, genero del Presidente degli Stati Uniti Donald Trump, si è sfilata dall'operazione, riducendo ulteriormente la credibilità dell'offerta. Questo ha aumentato i dubbi sulla reale capacità di Paramount di portare a termine l'acquisizione senza ricorrere a soluzioni finanziarie complesse o rischiose.
Di fronte a questo scenario, il CDA ha scelto di raccomandare agli azionisti di non aderire all'offerta ostile, sottolineando come l'attuale percorso intrapreso da Warner garantisca maggiore stabilità e una visione industriale più chiara rispetto a una fusione forzata in un contesto già molto fragile per il settore.
Con il rifiuto dell'offerta ostile, Warner Bros. Discovery conferma la volontà di proseguire lungo il percorso già avviato, che include l'accordo strategico con Netflix. Per il CDA, questa intesa offre certezze finanziarie e una struttura più chiara rispetto a un'acquisizione complessa e ancora piena di incognite.
Per Paramount, il no di Warner non chiude definitivamente la partita, ma la rende più difficile. L'azienda ha già presentato più proposte nel corso dei mesi e ha dichiarato di voler continuare a valutare le opzioni disponibili, anche se una decisione finale degli azionisti Warner non è attesa prima della primavera 2026. Nel frattempo, l'assenza di un sostegno finanziario forte indebolisce la posizione negoziale del gruppo.
Sul piano più ampio, la vicenda mostra quanto il settore dell'intrattenimento sia entrato in una fase di ricomposizione profonda. Le major storiche faticano a sostenere i costi e il debito accumulato negli anni, mentre le piattaforme di streaming assumono un ruolo sempre più centrale non solo nella distribuzione, ma anche nelle scelte industriali. Il rifiuto dell'offerta Paramount segnala che, oggi, stabilità e credibilità finanziaria contano almeno quanto le valutazioni sulla carta.
La copertina di questo articolo è stata generata con Gemini
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