Abbigliamento, i tessuti in plastica riciclata dalle bottigliette sono un grande problema

Dicembre 12, 2025 - 00:45
 0

La produzione di capi d'abbigliamento eco-sostenibili nasce in linea di massima dalla volontà di ridurre l'impatto ambientale, tuttavia l'effetto può anche essere contrario. Lo rivela uno studio commissionato da Changing Markets Foundation e condotto dal Microplastic Research Group dell'Università di Çukurova (Turchia), secondo cui brand come Nike, Adidas, H&M, Shein e Zara con le loro politiche green attualmente in atto starebbero in realtà peggiorando la situazione.

Il problema di fondo è l'uso del poliestere riciclato dalle bottiglie di plastica usate (il 98% proviene dalle bottiglie di plastica, solo il 2% dagli scarti tessili): molte aziende oggi utilizzano poliestere riciclato al posto di quello vergine, una scelta apparentemente sostenibile che tuttavia nasconde diverse insidie per l'ecosistema. I ricercatori hanno infatti constatato che durante il lavaggio il poliestere riciclato genera il 55% in più di particelle di microplastiche rispetto al poliestere vergine. Si pensi che un solo bucato può rilasciare fino a 900.000 fibre microplastiche. Non solo: le microplastiche sono in questo caso il 20% più piccole, e dunque ancor più pericolose per la salute umana.

I RISULTATI

Nello studio sono stati analizzati 51 capi di abbigliamento (t-shirt, top, abiti, pantaloncini) di Adidas, H&M, Nike, Shein e Zara realizzati in fibre sintetiche vergini, riciclate e fibre naturali (in generale 3 in cotone, 3 in poliestere riciclato, 3 in poliestere vergine).


CLICCA QUI PER CONTINUARE A LEGGERE

Qual è la tua reazione?

Mi piace Mi piace 0
Antipatico Antipatico 0
Lo amo Lo amo 0
Comico Comico 0
Furioso Furioso 0
Triste Triste 0
Wow Wow 0
Redazione Redazione Eventi e News