Caccia alla talpa: Garante Privacy smentisce Report
Nuova puntata di Report sulle attività del Garante per la protezione dei dati personali. Nell’anticipazione pubblicata sui canali social viene ipotizzato un accesso abusivo alla rete informatica dell’autorità per cercare la talpa che fornisce informazioni ai giornalisti. La notizia è stata riportata anche dal Fatto Quotidiano. Il Garante ha smentito le indiscrezioni e annunciato un’azione legale.
Nessun accesso o operazione di bonifica
Prima delle dimissioni del Segretario Generale che ha chiesto di spiare i dipendenti in seguito ad una richiesta del Collegio del Garante (Guido Scorsa ha smentito), i quattro membri del Collegio (Stanzione, Feroni, Ghiglia e Scorza) e soggetti estranei sarebbero entrati negli uffici per effettuare bonifiche e cercare la talpa che ha fornito informazioni a Report e al Fatto Quotidiano.
Report ha svelato che il 1 novembre, alla vigilia della prima puntata dell’inchiesta sul Garante che denunciava l’incontro di Agostino Ghiglia con Arianna Meloni e prima della sanzione a Report di 150.000 euro, i membri del Collegio sono entrati nella sede dell’Autorità. Una fonte interna afferma che sono andati via dopo qualche ora, mentre i soggetti esterni sono rimasti negli uffici fino all’ora di pranzo del giorno dopo.
Questi soggetti (ignoti) avrebbero effettuato una “bonifica ambientale” ed effettuato l’accesso ai server per cercare informazioni sulla talpa. Ciò potrebbe essere considerato un accesso abusivo alle rei informatiche vietato dall’art. 615-ter del codice penale.
L’autorità ha pubblicato ieri sera una smentita ufficiale:
Il primo novembre, tra le ore 11 e le 11.10 del mattino, a entrare, da solo, negli uffici del Garante è stato solo uno dei membri – l’Avv. Guido Scorza – che ne è uscito pochi minuti dopo come è in condizione di dimostrare attraverso idoneo supporto probatorio. Nessun altro membro del Collegio del Garante è stato presente nella sede dell’Autorità il primo novembre né ha in alcun modo autorizzato o consentito l’ingresso a soggetti esterni a farlo né a svolgere alcuna “operazione di bonifica”. In relazione a tale dichiarazione, del tutto destituita di fondamento, il Collegio del Garante e i suoi componenti adotteranno le tutele previste dalla legge a garanzia della propria onorabilità e di quella dell’Autorità. Alla luce di tali precisazioni si chiede alla redazione di Report di dar conto del reale svolgimento dei fatti nel corso della trasmissione di domani (oggi, ndr) e a il Fatto Quotidiano di rettificare quanto riferito nell’articolo pubblicato questa mattina (ieri mattina, ndr).
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