Cannes 2025: Mission: Impossible – Final Protocol e il documentario choc su Kabul
A Cannes 2025 si confrontano due visioni opposte: l’azione spettacolare di Mission: Impossible – Final Protocol e la denuncia di Kabul Under Silence.

Il Festival di Cannes 2025 conferma la sua vocazione a essere non solo palcoscenico per il grande cinema, ma anche spazio di confronto tra finzione e realtà, tra evasione spettacolare e denuncia sociale. Nella sezione fuori concorso, due opere agli antipodi hanno dominato la scena: Mission: Impossible – Final Protocol, ultima, attesissima avventura con Tom Cruise nei panni dell’agente Ethan Hunt, e Kabul Under Silence, un documentario sconvolgente girato in segreto nell’Afghanistan dei talebani.
Hollywood sul tappeto rosso
La première mondiale di Final Protocol ha attirato flash e applausi. Tom Cruise, instancabile e carismatico, ha sfilato accanto al regista Christopher McQuarrie, salutando fan e stampa con la consueta energia. Il film è un’esplosione di azione: droni autonomi, inseguimenti tra ghiacciai e metropoli sotterranee, un protocollo segreto che minaccia la sopravvivenza digitale del pianeta. Cruise ha dichiarato: “Questo film è un tributo al coraggio, non solo sul campo di battaglia, ma anche nel cuore delle persone comuni.”
L’opera, girata in 12 paesi e con un budget stellare, ha confermato l’identità della saga: intrattenere senza rinunciare a interrogarsi sul potere della tecnologia e delle scelte individuali. Fuori concorso sì, ma protagonista assoluto della serata.
Kabul: il coraggio oltre lo schermo
E poi c’è Kabul Under Silence, film invisibile ma impossibile da dimenticare. Realizzato da un team internazionale che ha scelto l’anonimato per sicurezza, il documentario mostra la vita quotidiana sotto il regime talebano, attraverso immagini rubate e testimonianze in sussurri. Niente voce narrante, solo la forza muta dei volti, delle strade spoglie, delle scuole svuotate.
Particolarmente toccante una scena in cui un’insegnante clandestina recita poesie alle sue allieve, a lume di candela, in un seminterrato. Il pubblico in sala è rimasto in silenzio anche dopo i titoli di coda, come a voler prolungare il momento di rispetto.
Due mondi, una sola sala
La forza del fuori concorso 2025 è tutta qui: nel dialogo tra l’iper-realtà hollywoodiana e l’iper-realtà documentaria. Ethan Hunt e i suoi stunt impossibili rappresentano l’ideale del superuomo che salva il mondo; Kabul Under Silence racconta chi, nel mondo reale, lotta in silenzio per sopravvivere.
Il Festival, ancora una volta, mostra il cinema come specchio a più facce: uno riflette l’eroismo spettacolare, l’altro l’umanità dimenticata. Cannes 2025 non premia ufficialmente questi due film, ma il loro confronto resterà uno dei momenti più forti e simbolici di questa edizione.
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