Lo Deserto e Zardini Lacedelli orgoglio di Cortina: “Lavoriamo per una grande Olimpiade sul ghiaccio su cui siamo cresciute”

Giovani, talentuose e animate dal grandissimo desiderio di vivere al massimo la prima esperienza a cinque cerchi sul ghiaccio di casa. Marta Lo Deserto: 30 marzo 2002; Giulia Zardini Lacedelli: 29 gennaio 2003. Entrambe di Cortina d’Ampezzo. Sono i volti semplici, puliti, luminosi di una squadra che ha voglia di stupire, la Nazionale femminile di curling.
“I risultati dicono che quella da poco terminata non sia stata la nostra migliore stagione – spiegano le azzurre –. Tuttavia siamo consapevoli del percorso che stiamo facendo. Non è stato un anno completamente buio perché in alcuni Slam abbiamo performato molto bene: siamo calate nella seconda parte, ma crediamo fosse preventivabile considerando anche i cambiamenti di staff e line-up che richiedono un periodo di assestamento. C’è qualità in tutto il gruppo dei probabili olimpici, sappiamo cosa possiamo dare in campo e le delusioni di questa stagione ci daranno una grande spinta per riscattarci nell’anno dei Giochi”. Probabili olimpici di curling che hanno effettuato visite mediche e test con l’Istituto di Medicina e Scienza dello Sport del CONI proprio in vista di Milano Cortina 2026.
“Ci confrontiamo continuamente sia tra noi ragazze sia con i giocatori della squadra maschile – aggiungono Marta e Giulia –. Siamo un gruppo molto unito e conosciamo l’importanza anche delle giornate di lavoro che trascorriamo insieme al Centro di Preparazione Olimpica ‘Giulio Onesti’ del CONI. Milano Cortina? Ad aprile abbiamo assistito ai Mondiali junior: è stata un’emozione incredibile entrare nello stadio che ospiterà le nostre gare. Speriamo davvero di esserci: disputare un’Olimpiade davanti alle nostre famiglie dove ci siamo sempre allenate sarebbe veramente pazzesco”. (agc)
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