Caos Germania, Merz bocciato nel primo scrutinio per diventare cancelliere
AGGIORNAMENTO: in una seconda votazione tenutasi nel pomeriggio Merz ha ottenuto la maggioranza richiesta, con 325 voti a favore.
Bruxelles – Colpo di scena a Berlino. In una prima volta nella storia tedesca il cancelliere in pectore, Friedrich Merz, non è riuscito – per un soffio – ad essere eletto al primo scrutinio dal Parlamento nella sessione di stamattina (6 maggio). Al leader della Cdu sono mancati sei voti per superare la soglia della maggioranza assoluta, fissata a 316 nel nuovo Bundestag composto da 630 membri.
Invece, Merz ha incassato solo 310 “sì”. Un contraccolpo estremamente grave, dato che sulla carta la sua maggioranza in Aula conta 328 deputati (208 dell’Union, composta da Cdu e Csu, e 120 dell’Spd) e che tutto sembrava pronto per funzionare senza intoppi. Ma lo scrutinio segreto ha offerto copertura ad almeno 18 franchi tiratori, in uno sviluppo più italiano che tedesco e che dimostra plasticamente come i tempi della proverbiale stabilità politica in Germania siano ormai definitivamente tramontati. Per un’ironica coincidenza, tutto questo è accaduto ad esattamente sei mesi dal collasso della “coalizione semaforo” del cancelliere uscente, il leader socialdemocratico Olaf Scholz.
Si tratta della prima volta nella storia della Repubblica federale che un futuro cancelliere (cioè qualcuno che, come il 69enne leader conservatore, aveva già messo insieme una maggioranza parlamentare e una squadra di governo) non ottiene il disco verde dell’emiciclo al primo scrutinio. La confusione regna sovrana al Bundestag, dove la sessione è stata aggiornata e i gruppi politici si sono riuniti per coordinarsi sui prossimi passi. Il futuro del governo rimane così appeso ad un filo, con la “grande coalizione” tra conservatori e socialdemocratici che si dimostra zoppa ancora prima di entrare in carica.

Stando alla legge tedesca, dovrebbe ora tenersi un secondo scrutinio entro 14 giorni per riprovare ad eleggere Merz come Bundeskanzler. Tecnicamente, non esiste un tetto al numero di scrutini possibili, ma per l’elezione in questa fase è sempre richiesta la maggioranza assoluta dei componenti dell’assemblea. Stando ai media locali, tuttavia, il secondo round non si terrà oggi, per evitare un disastroso replay della votazione di stamattina. Indiscrezioni non confermate indicano venerdì (9 maggio) come la data più probabile.
Se il capo dei cristiano-democratici dovesse fallire nuovamente nell’ottenere 316 voti, si entra nella terza fase del processo in cui l’emiciclo dovrà eleggere “immediatamente” un altro candidato a capo del governo. In questa votazione, tuttavia, sarà sufficiente la maggioranza relativa dei membri del Parlamento.
Se il nuovo cancelliere viene eletto durante la seconda fase, il presidente della Repubblica Frank-Walter Steinmeier avrà sette giorni per nominarlo a guida dell’esecutivo. Se, al contrario, verrà eletto nella terza fase, al capo dello Stato si presenterà la scelta tra la nomina (sempre entro sette giorni) o lo scioglimento del Bundestag e la convocazione di nuove elezioni anticipate. Un esito, quest’ultimo, che l’ultradestra di AfD ha già iniziato a chiedere a gran voce.
“Als AfD sind wir angetreten, dieses Land vom Kopf auf die Füße zu stellen. Wir sind bereit für die Regierungsverantwortung. Und fordern dazu auf, Vernunft walten zu lassen. Herr #Merz sollte sofort abtreten. Es sollte der Weg geöffnet werden für Neuwahlen in unserem Land!” pic.twitter.com/gzZochF5p5
— Alice Weidel (@Alice_Weidel) May 6, 2025
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