Cina: Moody’s conferma il rating A1, ma mantiene un outlook negativo per i rischi legati al commercio globale
L’agenzia Moody’s ha confermato il rating sovrano a lungo termine della Cina a livello A1, sia in valuta locale sia in valuta estera, mantenendo tuttavia un outlook negativo a causa dei rischi persistenti legati all’evoluzione del commercio globale. La valutazione riflette un basso rischio creditizio, collocandosi quattro gradini al di sotto del livello massimo della scala a 21 punti dell’agenzia. Nel motivare la decisione, Moody’s ha evidenziato la dimensione dell’economia cinese, la capacità di innovazione e la crescente incidenza dei settori ad alta produttività. Tuttavia, l’agenzia stima che la crescita potenziale del Paese possa rallentare fino al 3,5-4 per cento entro il 2030, anche se accompagnata da un miglioramento nella qualità dello sviluppo economico. Secondo Moody’s, la decisione di mantenere un outlook negativo è legata a rischi strutturali e persistenti derivanti dalle tensioni commerciali tra Pechino e i suoi principali partner. La crescente incertezza sulle restrizioni alle esportazioni cinesi e sul riassetto delle catene del valore potrebbe minare la transizione della Cina verso un’economia trainata dalla produttività, ostacolando al tempo stesso gli sforzi per contenere l’aumento del debito pubblico.
Rispetto a dicembre 2023, quando l’outlook fu rivisto a negativo a causa del peso delle amministrazioni locali e delle imprese statali sul bilancio pubblico, Moody’s rileva che tali rischi si sono attenuati grazie a interventi strutturali del governo. In particolare, la ristrutturazione degli strumenti di finanziamento locali (Lgfv) dovrebbe aumentare il debito pubblico a un costo relativamente contenuto, limitando le ripercussioni del rallentamento del settore immobiliare. Tuttavia, Moody’s prevede che il debito del governo centrale possa salire fino all’86 per cento del Pil entro il 2028, rispetto a meno del 38 per cento registrato nel 2019. Questo incremento sarà in parte mitigato dalla presenza di un ampio bacino di risparmio interno, da tassi d’interesse contenuti e da un mercato finanziario nazionale fortemente controllato, che garantisce una domanda interna stabile per i titoli di Stato.
Le tensioni commerciali continuano comunque a rappresentare un fattore critico. Nonostante gli sforzi per scongiurare una guerra commerciale con gli Stati Uniti, Moody’s osserva che i dazi sulle esportazioni cinesi rimarranno superiori ai livelli di inizio 2025, accentuando l’incertezza su esportazioni, investimenti e scelte di politica fiscale. In questo scenario, eventuali misure espansive per sostenere l’economia potrebbero aggravare i saldi di bilancio e compromettere la sostenibilità del debito. Secondo Moody’s, un miglioramento dell’outlook sarebbe possibile solo con una maggiore prevedibilità del quadro commerciale globale, in particolare sul fronte dei dazi e delle relazioni con i partner strategici. Al contrario, uno shock commerciale grave e prolungato potrebbe indurre un declassamento del rating, soprattutto se dovesse richiedere un ulteriore allentamento della disciplina fiscale.
Leggi anche altre notizie su Nova News
Clicca qui e ricevi gli aggiornamenti su WhatsApp
Seguici sui canali social di Nova News su Twitter, LinkedIn, Instagram, Telegram
L'articolo Cina: Moody’s conferma il rating A1, ma mantiene un outlook negativo per i rischi legati al commercio globale proviene da Agenzia Nova.
Qual è la tua reazione?
Mi piace
0
Antipatico
0
Lo amo
0
Comico
0
Furioso
0
Triste
0
Wow
0




