Confagri Cuneo: disservizi in presentazione istanze Pac

Roma, 30 mag. (askanews) – La macchina amministrativa legata alla presentazione delle domande per la Politica Agricola Comune 2025 è in difficoltà. A denunciarlo è Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Cuneo e Piemonte, in una lettera indirizzata alle massime cariche regionali dell’Agricoltura in cui illustra i problemi che i Centri di Assistenza Agricola (CAA) stanno riscontrando da settimane nella presentazione delle istanze di aiuto e di premio sul I e II pilastro della PAC. Le difficoltà – spiega Allasia – sono legate, principalmente, all’applicazione della “Carta dei suoli” fornita da Agea e obbligatoria per la validazione dei fascicoli aziendali.
“Questo strumento è stato reso disponibile agli uffici solo da metà aprile e da allora i nostri operatori hanno dovuto riaggiornare i fascicoli, attivando, allo stesso tempo, una serie di cautele laddove le eventuali discrepanze di superfici e colture possano causare problemi alle aziende agricole, come, per esempio, nel comparto viticolo – spiega Enrico Allasia – Per i fascicoli già validati, inoltre, i nostri operatori hanno dovuto e stanno tuttora continuando a rifare il lavoro, tenendo conto della novità”.
Con la conseguenza che “ad oggi, con la data per la presentazione delle domande fissata al 16 giugno, solo il 25-26% dei piani colturali grafici sono stati consolidati, contro il 70-75% dell’anno precedente nello stesso periodo. Il tutto porterà a ritardi negli acconti e nei saldi di pagamento dei premi”.
Le novità del sistema, infatti, stanno paralizzando il sistema informatico e amministrativo “a causa delle continue anomalie tecniche, costringendo gli uffici a riconvocare le aziende agricole, con evidenti perdite di tempo e risorse. E le ricadute non sono solo sulla PAC, ma anche su certificazioni Bio, SQNPI e sui Quaderni di Campagna”, prosegue Allasia.
“Quando tutto funzionerà regolarmente allora avrà senso parlare di scadenze, ma attualmente le difficoltà sono tali per cui la questione non è solo di dilatare i tempi per la presentazione – conclude Allasia – Chiediamo, quindi, che la Regione si attivi immediatamente presso le sedi istituzionali competenti, anche in collaborazione con altre Regioni, affinché a pagare il prezzo di questi disservizi tecnici e burocratici non siano gli agricoltori”.
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