Congestion Charge Londra: aumento e sconti nel 2026

Dal 2 gennaio 2026, guidare nel centro di Londra diventerà più costoso. Transport for London ha annunciato un aumento del 20% della Congestion Charge, che passerà da 15 a 18 sterline al giorno. La notizia ha riacceso il dibattito su mobilità, ambiente e impatto economico.

L’incremento, il primo dal 2020, è accompagnato da nuove regole sui veicoli elettrici, sconti progressivi, modifiche alle penalità e alla gestione del pagamento automatico. In gioco c’è il delicato equilibrio tra la necessità di ridurre il traffico e proteggere l’economia urbana, specie quella delle piccole imprese.

Nuove tariffe e sanzioni: cosa cambia da gennaio 2026

Il cuore del provvedimento riguarda il ritocco verso l’alto della tariffa giornaliera, che passerà da £15 a £18 se pagata in anticipo o il giorno stesso. Se il pagamento avviene entro il terzo giorno successivo, il costo salirà ulteriormente a £21.

Le sanzioni per mancato pagamento rimangono molto severe: chi non salda entro 48 ore rischia una multa di £180, ridotta a £90 se pagata entro 14 giorni.

Gli orari di applicazione della Congestion Charge restano invariati:
dalle 07:00 alle 18:00 nei giorni feriali e dalle 12:00 alle 18:00 nei fine settimana.

Transport for London ha anche proposto un meccanismo di adeguamento annuale della tariffa in linea con l’inflazione dei trasporti pubblici, rendendo probabili ulteriori aumenti nei prossimi anni.

Secondo quanto riportato dalla BBC, senza questo aggiornamento tariffario, si stimerebbe un aumento di almeno 2.200 veicoli al giorno nella zona centrale di Londra, aggravando ulteriormente una rete stradale già sovraccarica.

Infatti, Londra è stata classificata per il quarto anno consecutivo come la città più congestionata d’Europa, un primato che conferma l’urgenza di misure dissuasive verso l’uso del mezzo privato nel centro urbano.

Veicoli elettrici e commerciali: sconti e scadenze future

Un capitolo importante riguarda le modifiche agli sconti per veicoli elettrici e commerciali.

Dal gennaio 2026, chi guida un’auto elettrica dovrà pagare la Congestion Charge, ma con uno sconto del 25% (pari a £13.50 al giorno), a condizione che sia attivato il sistema auto pay.

Per van, HGV e quadricicli leggeri e pesanti, è previsto uno sconto del 50% sulla tariffa base, che li porterà a pagare £9 al giorno.

Questi benefici, tuttavia, non saranno permanenti. A partire dal marzo 2030, lo sconto per le auto elettriche scenderà al 12.5%, mentre per i veicoli commerciali si ridurrà al 25%.

L’obiettivo di TfL è chiaramente orientato verso una progressiva normalizzazione del contributo ambientale, anche da parte di chi guida veicoli a basse emissioni, incentivando l’uso del trasporto pubblico.

Nel frattempo, l’iscrizione al sistema di sconto sarà semplificata: i dati dei veicoli elettrici saranno ottenuti automaticamente dal DVLA, evitando la necessità per i conducenti di registrare manualmente i propri mezzi.

Una proposta iniziale di eliminazione totale dello sconto per i veicoli elettrici è stata bloccata, dopo la pubblicazione di un report del think tank Stonehaven Global, secondo cui una rimozione completa avrebbe potuto comportare un aumento dell’11% del biossido di azoto (NOx) nel centro cittadino.

Il gruppo ambientalista Clean Cities, attraverso il portavoce Oliver Lord, ha definito l’attuale pacchetto “bilanciato”, sottolineando che il sindaco ha ascoltato le critiche e corretto il tiro.

Residenti, esenzioni e impatto sulla mobilità urbana

Un altro cambiamento rilevante riguarderà i residenti nel perimetro della Congestion Zone.

A partire da marzo 2027, le nuove domande di residenti con veicoli a benzina o diesel non potranno più accedere allo sconto del 90%.

Chi è già iscritto al programma non perderà i benefici, per evitare di penalizzare coloro che si affidano al veicolo come unica forma di mobilità.

Questo passaggio segna un ulteriore incentivo all’adozione dei veicoli elettrici anche a livello domestico e familiare.

Attualmente, i veicoli più inquinanti che rientrano anche nell’area Ulez, introdotta a copertura dell’intera area metropolitana nel 2023, pagano già una somma aggiuntiva di £12.50 al giorno.

La combinazione di Congestion Charge e Ulez porta quindi a un totale di £30.50 al giorno per chi guida un veicolo inquinante nel cuore di Londra, senza contare le tariffe separate di accesso per tunnel come il Silvertown e il Blackwall, che possono costare fino a £4 per tratta.

Secondo quanto dichiarato da TfL, tutte queste misure sono orientate a un modello di mobilità più sostenibile, che privilegia la salute pubblica e la qualità dell’aria.

Le autorità locali sperano che l’effetto combinato di tariffe dissuasive, nuove tecnologie e un sistema di trasporti pubblici migliorato possa contribuire a rendere Londra una capitale a emissioni zero.

Reazioni contrastanti: imprese penalizzate, ambientalisti soddisfatti

La proposta ha però generato reazioni contrastanti.

Il mondo imprenditoriale, in particolare la Federation of Small Businesses (FSB), ha criticato duramente l’iniziativa.

Secondo Michael Lloyd, rappresentante per Londra dell’organizzazione, molte aziende non potranno assorbire i costi aggiuntivi. In settori a bassa marginalità, l’unica alternativa sarà trasferire il rincaro sui consumatori, contribuendo così a ulteriori pressioni inflazionistiche.

La FSB ha chiesto al sindaco di rivedere l’entità dell’aumento e ha proposto di mantenere la totale esenzione per i van leggeri, essenziali per consegne, lavori locali e logistica urbana.

Sul fronte opposto, Green Alliance e altri osservatori ambientali hanno accolto positivamente il provvedimento.

Secondo Sophie O’Connell, consigliera politica dell’associazione, è giusto che guidare veicoli inquinanti in centro costi più del trasporto pubblico.

Si tratta, secondo lei, di un segnale chiaro per cambiare abitudini, premiando chi adotta soluzioni più sostenibili e contribuendo alla lotta contro le emissioni.

Intanto, fino al 4 agosto 2025 è aperta una consultazione pubblica lanciata da TfL per raccogliere opinioni, critiche e suggerimenti. È possibile partecipare tramite il sito ufficiale di TfL – Have Your Say.

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