Country House UK: il ritorno della casa di campagna
Negli ultimi anni, il mercato immobiliare britannico ha vissuto scossoni notevoli, tra boom pandemici, frenate improvvise e correzioni di prezzo che hanno ridefinito strategie e desideri di migliaia di compratori. Se durante la pandemia molti avevano affollato le campagne in cerca di spazi aperti, aria pulita e una fuga dal confinamento urbano, i prezzi delle country house avevano raggiunto livelli altissimi, portando a un inevitabile raffreddamento successivo.
Oggi però la narrazione sembra cambiata di nuovo: secondo gli ultimi report di mercato, le vendite di country house nel Regno Unito sono tornate a crescere, spinte da prezzi più bassi e da una domanda nuova, più consapevole e diversificata. Quello che emerge è un panorama complesso e affascinante: dal Sud-ovest dell’Inghilterra ai Cotswolds, dallo Yorkshire alla Scozia rurale, le case di campagna tornano a essere un sogno accessibile per molti, pur con sfide notevoli legate ai costi di mantenimento, alle ristrutturazioni e al contesto economico generale.
In questo articolo voglio accompagnarti in un viaggio nella nuova frontiera dell’immobiliare britannico. Analizzeremo come il mercato si è evoluto dopo il boom pandemico, quali aree stanno tornando più appetibili, chi sono gli acquirenti tipici e quali fattori stanno influenzando le decisioni di comprare una casa di campagna nel 2025.
Il boom pandemico e la correzione dei prezzi
Per capire il ritorno di fiamma per le country house UK, bisogna partire dalla pandemia di Covid-19. Nei primi due anni di emergenza sanitaria, con i lockdown e il diffondersi dello smart working, le case di campagna erano diventate un bene ambito e raro. I compratori, soprattutto londinesi, si erano lanciati alla ricerca di spazi più ampi, giardini privati e la possibilità di vivere lontano dalle folle urbane.
Questo aveva portato a una corsa sfrenata, facendo salire i prezzi di molte aree rurali di fascia alta di oltre il 20-30%. Località tradizionalmente richieste come i Cotswolds, il Devon, la Cornovaglia, lo Yorkshire rurale o la Scozia sud-occidentale avevano visto offerte multiple su ogni proprietà, aste al rialzo e un clima di euforia che molti analisti definivano insostenibile.
Terminata la fase più acuta della pandemia, però, il mercato ha iniziato a raffreddarsi. I tassi d’interesse più alti, le incertezze macroeconomiche e il ritorno parziale alla vita in città hanno ridotto la domanda. Di conseguenza, i prezzi hanno subito una significativa correzione. Secondo i dati di Savills, uno dei principali player dell’immobiliare di lusso, il prezzo medio di una country house di fascia alta è sceso di circa un quarto rispetto al picco raggiunto nel biennio 2021-22.
Questa “normalizzazione” dei prezzi ha rimesso sul mercato molte proprietà che erano diventate inavvicinabili per buona parte degli acquirenti. Secondo Savills, nel primo semestre del 2025 si è registrato un aumento deciso delle transazioni di country house: un segnale che, dopo l’euforia e il gelo, il mercato ha trovato un nuovo equilibrio.
L’interesse non riguarda solo le proprietà più costose: anche case di campagna di dimensioni più contenute o con meno terra intorno stanno attirando acquirenti, grazie a prezzi tornati più in linea con il valore reale e con le possibilità di una fascia più ampia di compratori.
Per approfondire i dati e le analisi ufficiali puoi visitare il sito di Savills UK.
Aree più richieste e motivazioni degli acquirenti
Non tutte le campagne britanniche sono uguali, e non tutte stanno vivendo la stessa ripresa. Le aree più ricercate continuano a essere quelle con paesaggi iconici, buoni collegamenti stradali e ferroviari e servizi locali di qualità.
I Cotswolds rimangono una delle mete preferite, grazie ai villaggi da cartolina, ai cottage in pietra bionda e a una combinazione di accessibilità (a meno di due ore da Londra) e fascino rustico di alto livello. Qui i prezzi restano più alti della media rurale, ma la correzione post-pandemica li ha resi nuovamente competitivi per acquirenti di fascia medio-alta.
Il Devon e la Cornovaglia offrono invece un mix di mare e campagna che continua a sedurre soprattutto famiglie in cerca di una seconda casa o di un trasferimento stabile. La qualità della vita, le scuole di buon livello e la comunità accogliente sono fattori di richiamo potenti, anche se il mercato in alcune zone resta stagionale e condizionato dal turismo.
Lo Yorkshire e la Scozia rurale rappresentano un’altra fetta di mercato in crescita, specialmente per chi cerca più spazio e meno concorrenza. Qui i prezzi medi sono più bassi, ma bisogna tenere conto dei costi di manutenzione di edifici storici e delle sfide logistiche.
Infine, il Galles si sta ritagliando un ruolo sempre più importante come alternativa più economica e selvaggia, con paesaggi spettacolari e un mercato immobiliare ancora accessibile.
Ma chi sono oggi gli acquirenti? Il profilo è vario. Molti sono cittadini britannici che vogliono una seconda casa fuori città. Altri stanno cercando di lasciare Londra definitivamente per cambiare stile di vita, approfittando della possibilità di lavorare da remoto. Non manca poi l’interesse internazionale: con la sterlina debole e i prezzi calati, alcune country house britanniche tornano a essere un investimento interessante anche per compratori esteri.
L’idea di fondo è che, dopo la sbornia pandemica, il mercato si stia assestando su valori più realistici, rendendo possibili scelte più ragionate e sostenibili per chi cerca davvero di vivere o investire nella campagna britannica.
Per una panoramica delle tendenze regionali e delle località più amate puoi consultare Visit Britain.
Sfide del mercato e prospettive future
Nonostante l’aumento delle vendite e la rinnovata domanda, il mercato delle country house UK non è privo di sfide. Una delle principali è il costo di mantenimento. Molte proprietà rurali storiche hanno bisogno di ristrutturazioni importanti, con costi che possono facilmente sfuggire di mano. Il riscaldamento, la gestione di terreni ampi, l’efficienza energetica di edifici vecchi sono fattori che pesano sul budget di chi acquista.
Inoltre, le infrastrutture in alcune aree restano carenti. Non tutte le zone rurali hanno connessioni internet veloci o trasporti pubblici adeguati, limitando le opzioni per chi vuole davvero lavorare da remoto. La distanza dai servizi essenziali come scuole, ospedali e negozi può rappresentare un ostacolo per famiglie con bambini o persone anziane.
Gli agenti immobiliari sottolineano poi che la domanda è fortemente segmentata. Le aree più rinomate e ben collegate hanno visto un rimbalzo più netto delle transazioni, mentre altre zone meno richieste rimangono stagnanti. In pratica, non c’è un’unica “campagna inglese” sul mercato, ma tante campagne diverse, con dinamiche locali molto variabili.
Un altro elemento di incertezza è rappresentato dai tassi di interesse. Dopo anni di finanziamenti a basso costo, l’aumento dei tassi ipotecari ha reso più difficile per molti accedere al credito. Anche se i prezzi delle case di campagna sono scesi, il costo effettivo di un mutuo può restare elevato.
Infine, c’è un discorso culturale: la vita in campagna richiede un adattamento. Non tutti sono disposti a rinunciare ai vantaggi della città. Il boom pandemico aveva spinto molti a trasferirsi frettolosamente, salvo poi farli tornare sui loro passi. La nuova ondata di acquirenti sembra però più matura, consapevole dei pro e dei contro, con un approccio più sostenibile e a lungo termine.
Per approfondire l’andamento generale del mercato immobiliare britannico puoi leggere i report ufficiali di UK House Price Index.
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