Dopo il pestaggio in stazione, Carbone rilancia la proposta della caserma sul confine tra Ferno e Lonate

Il pestaggio alla stazione Ferno-Lonate «dimostra che la proposta di una caserma dei carabinieri non era affatto folle, ma necessaria». Lo dice Francesco Carbone, presidente del Circolo di Fratelli d’Italia Lonate Pozzolo e Ferno.
«Nei mesi scorsi siamo stati promotori di una proposta politica chiara e concreta: l’insediamento di una caserma dei Carabinieri in uno stabile di proprietà dei Comuni di Lonate Pozzolo e Ferno, già oggetto del percorso di liquidazione dell’Unione, situato proprio a ridosso della stazione e sul confine tra i due enti. Un presidio reale, un comando operativo con un numero significativo di militari, capace di garantire controllo costante, prevenzione e deterrenza».
Un rafforzamento rispetto all’attuale assetto, che vede la presenza di una caserma dell’Arma a Samarate e una alla periferia Nord di Lonate. Mentre la proposta puntava a creare un presidio baricentrico tra i due paesoni di Ferno e Lonate, le cui periferie sono quasi saldate l’una all’altra.
«Quella proposta – ricorda Carbone – fu oggetto di critiche e resistenze, anche all’interno delle stesse maggioranze amministrative. Eppure, sul territorio, ricevette numerosi apprezzamenti, perché i cittadini avevano compreso che non si trattava di allarmismo, ma di visione e buon senso. Oggi i fatti dimostrano che quella proposta non era affatto folle, ma necessaria».
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