D'ora in poi per un viaggio in aereo basterà solo la carta d'imbarco

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Niente più documento d’identità ai gate per i viaggi in aereo nell’area Schengen, basterà solo la carta d’imbarco: ecco cosa cambierà, tra semplificazione e dubbi sulla sicurezza da parte delle associazioni dei consumatori.

Mentre le autorità cercano di modernizzare e rendere più agili i flussi aeroportuali, resta aperto il dibattito sull’equilibrio tra rapidità operativa e garanzie per i passeggeri. Un equilibrio delicato, che richiederà probabilmente ulteriori confronti e valutazioni per consolidare la fiducia di chi vola.

D’ora in poi per un viaggio in aereo basterà solo la carta d’imbarco

Una piccola rivoluzione sta cambiando le abitudini dei viaggiatori in partenza dagli aeroporti italiani: per volare verso una destinazione all’interno dell’area Schengen, non sarà più necessario mostrare il documento d’identità al momento dell’imbarco. Basterà esibire la carta d’imbarco, senza ulteriori controlli da parte del personale di volo. La misura, resa possibile grazie all’autorizzazione del Ministero dell’Interno e ufficializzata dall’Enac, ha l’obiettivo di rendere più fluide e rapide le operazioni in aeroporto.

Secondo l’Ente nazionale per l’aviazione civile, la scelta punta a snellire una procedura che coinvolge milioni di passeggeri ogni anno, senza compromettere l’integrità del sistema di sicurezza, già estremamente strutturato e multilivello. Il presidente dell’Enac, Pierluigi Di Palma, ha sottolineato in un’intervista al quotidiano Corriere come questa semplificazione rappresenti un passo verso una maggiore efficienza, soprattutto in un contesto tecnologicamente avanzato e sicuro come quello del trasporto aereo.

La novità riguarda esclusivamente i voli nazionali e quelli diretti verso Paesi che fanno parte dell’area Schengen, ovvero lo spazio europeo di libera circolazione. Per le tratte extracomunitarie, invece, resta l’obbligo di presentare un documento di identità valido. In ogni caso, precisa l’Enac, i viaggiatori dovranno comunque portare con sé un documento, che potrà essere richiesto in qualunque momento per controlli supplementari.

I vantaggi in termini pratici secondo l’Enac sono evidenti: la nuova disposizione potrebbe ridurre di circa la metà i tempi di attesa al gate, con effetti positivi sull’efficienza degli scali. Si stima che la modifica possa interessare fino a 51 milioni di passeggeri italiani all’anno.

Ma i consumatori non sembrano molto convinti

Tuttavia, la misura non è stata accolta con entusiasmo da tutti. Il Codacons, tra le principali associazioni italiane di tutela dei consumatori, ha manifestato forte preoccupazione e ha chiesto chiarimenti sull’iter seguito per arrivare a una decisione definita “spiazzante e rischiosa”. Secondo l’organizzazione, l’eliminazione del controllo del documento al gate potrebbe aprire a scenari problematici: tra i timori principali vi è la possibilità che un passeggero utilizzi la carta d’imbarco di un’altra persona, eludendo così l’identificazione, oppure che individui con identità false possano salire a bordo senza essere scoperti.

Il Codacons sottolinea come, nonostante la tecnologia e i controlli precedenti all’imbarco offrano già un certo livello di garanzia, la verifica finale dell’identità rappresenti una barriera fondamentale a tutela della sicurezza. In particolare, l’associazione richiama l’attenzione sulla necessità di mantenere un alto livello di vigilanza in un contesto globale segnato da instabilità e minacce, come il rischio terrorismo.

Pur riconoscendo il valore della semplificazione, il Codacons ribadisce che la rapidità non può mai prevalere sulla sicurezza. Per questo, chiede che decisioni di tale portata non vengano assunte unilateralmente, ma siano il frutto di un confronto tra istituzioni, compagnie aeree, operatori del settore e associazioni di utenti, affinché ogni innovazione sia accompagnata dalle necessarie garanzie per la tutela collettiva

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