DSGA: il Ministero sollecita NoiPA a pagare le indennità arretrate

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Una richiesta formale e urgente per porre fine a un ritardo ormai ingestibile. Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha trasmesso una nota alle Ragionerie Territoriali dello Stato e a NoiPA affinché vengano finalmente liquidate le indennità spettanti ai Direttori dei Servizi Generali e Amministrativi che, negli ultimi tre anni scolastici, hanno assunto incarichi aggiuntivi nelle scuole prive di un DSGA titolare.

Una situazione che coinvolge centinaia di professionisti e ha generato crescente malcontento nella categoria.

Il ruolo dei DSGA e l’aumento del carico amministrativo

La questione riguarda infatti chi, tra il 2021 e il 2024, ha operato in istituti scolastici sottodimensionati, assumendo la responsabilità amministrativa di due scuole contemporaneamente o coprendo sedi prive di titolare. Si tratta di incarichi complessi, che richiedono un surplus di impegno e responsabilità gestionale, e per i quali è prevista un’apposita indennità economica di reggenza. Tuttavia, riferisce il Ministero stesso nel documento, i compensi non sono ancora stati riconosciuti.

Lo stanziamento previsto con l’assestamento di bilancio 2025

A consentire la copertura delle somme dovute è la legge 26 settembre 2025, n. 142, cioè l’assestamento del bilancio dello Stato per l’anno finanziario 2025. Tale norma ha incrementato di oltre 1,4 milioni di euro il fondo destinato a remunerare i DSGA che hanno svolto funzioni aggiuntive per effetto degli accorpamenti scolastici o della mancanza di personale amministrativo dirigente.

Quanti sono gli interessati e quanto spetta loro

La Direzione generale per le risorse umane e finanziarie ha tracciato nel dettaglio la distribuzione degli incarichi negli anni interessati, sottolineando come il fenomeno sia tutt’altro che marginale.
Nel 2021/2022 sono stati registrati 115 casi, per una spesa prevista pari a 408.664 euro. L’anno successivo la cifra è salita a 141 incarichi, con un fabbisogno di 501.057,60 euro. Nel 2023/2024 i casi sono stati 139, per un totale di 493.950,40 euro. In sole tre annualità, quindi, si sono superati i 1,4 milioni di euro, ora stanziati ma ancora non materialmente trasferiti sui capitoli stipendiali necessari.

Pagamenti ancora fermi: variazioni di bilancio in attesa di registrazione

Ed è proprio qui il nodo. Sebbene i fondi risultino individuati e contabilmente predisposti, la variazione di bilancio indispensabile per lo sblocco delle somme non ha ancora completato l’iter di registrazione. Ci si trova dunque in una fase definita “nelle more”, cioè in attesa di un passaggio contabile che tarda ad arrivare e che rischia di rinviare ancora la remunerazione prevista.

La richiesta urgente: inserire i compensi nelle emissioni stipendiali di dicembre

Per evitare questo scenario, il Ministro dell’Istruzione ha chiesto alla Ragioneria Generale dello Stato di accelerare sulle variazioni del bilancio e, contestualmente, ha chiesto a NoiPA di attivarsi immediatamente per predisporre i pagamenti, inserendoli nelle emissioni stipendiali speciali o urgenti del mese di dicembre 2025. La Direzione generale parla chiaramente di un’urgenza amministrativa che non consente ulteriori rinvii: se i pagamenti non dovessero essere eseguiti in tempi rapidi, l’Amministrazione stessa rischierebbe esborsi aggiuntivi per interessi e possibili contenziosi con i dipendenti coinvolti.

Gli elenchi degli aventi diritto sono già stati trasmessi

Per agevolare l’operazione, alla nota sono stati allegati gli elenchi nominativi dei DSGA aventi diritto, così da permettere agli uffici contabili di procedere senza ulteriori verifiche. Il messaggio è inequivocabile: ogni ritardo residuo non è più tollerabile.

Personale sotto pressione, in attesa del giusto riconoscimento

Da anni i DSGA denunciano un carico amministrativo sempre più elevato, soprattutto nelle realtà dove il ridimensionamento scolastico ha accorpato istituti già complessi da gestire. A ciò si aggiungono procedure digitali, responsabilità di bilancio e gestione del personale assistente amministrativo spesso quantitativamente insufficiente. In questo scenario, l’indennità di reggenza rappresenta il minimo riconoscimento a fronte di un lavoro che, in molti casi, ha garantito la continuità delle scuole nonostante la mancanza di organico.

DSGA: la nota del Ministero con cui sollecita NoiPA a pagare le indennità arretrate

Qui il documento completo.

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