Dyamic pricing nei viaggi: quando l’algoritmo fa il prezzo (ma non ce ne accorgiamo)

Dicembre 14, 2025 - 21:02
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Dyamic pricing nei viaggi: quando l’algoritmo fa il prezzo (ma non ce ne accorgiamo)

Prima di ogni festività, come il Natale e il Capodanno, sono tante le offerte che vengono pubblicate online da parte di compagnie aeree, hotel e destinazioni turistiche. Tantissime persone contano di partire per un weekend o per un viaggio invernale per staccare la spina, in mete fresche o in caldi paradisi dove il freddo è solo un lontano ricordo: ma attenzione alle prenotazioni di voli e hotel, perché con loro aumentano anche i meccanismi meno visibili (e poco conosciuti) che determinano i prezzi online.

Sempre più spesso, due utenti distinti vedono prezzi diversi per lo stesso prodotto o servizio: la “colpa” è del dynamic pricing e di profilazioni e algoritmi, che influenzano le scelte di chi viaggia, spesso senza che i diretti interessati ne siano consapevoli. Ecco una guida per capire di cosa si tratta.

Cos’è il Dynamic pricing e come funziona

C’è un lato nascosto delle prenotazioni di viaggi fatte online durante le festività (e non solo) ed è bene esserne coscienti. Come segnalato da Federprivacy nel suo studio, tra la fine di novembre e la metà di dicembre si registra ogni anno, puntualmente, un’impennata di ricerche online per l’acquisto di voli, pernottamenti in hotel e pacchetti vacanza. Le principali piattaforme di prenotazione, infatti, evidenziano incrementi di traffico compresi tra il 25% e il 40% rispetto ai periodi non festivi.

Questo volume crescente di attività online genera una grande quantità di dati di navigazione, che alimentano sofisticati sistemi automatici di ottimizzazione dei prezzi. È proprio in concomitanza con questo picco stagionale che si intensifica un fenomeno silenzioso, che pochi conoscono davvero, ma che è sempre più diffuso: il dynamic pricing, la pratica con cui i prezzi cambiano in tempo reale in base al comportamento dell’utente.

Ma di cosa si tratta davvero? In italiano si chiama tariffazione dinamica e risponde alla domanda “Perché due persone possono pagare due cifre diverse per lo stesso prodotto e nello stesso momento?”. Si tratta della variazione automatica dei prezzi che dipende da domanda, orario, stagionalità o profilo dell’utente.

L’evoluzione verso l’Hyper-dynamic pricing

Una pratica che nel 2025 ha avuto una ulteriore evoluzione, fino ad essere definita hyper-dynamic pricing (tariffazione iperdinamica): gli algoritmi, grazie all’IA e ai Big Data, analizzano in tempo reale domanda, disponibilità, geolocalizzazione, previsioni meteo, orario, tipo di dispositivo utilizzato e addirittura la cronologia di ricerca e di acquisto dell’utente. Il risultato? Il prezzo dello stesso biglietto aereo, mostrato a due utenti diversi, può oscillare sensibilmente.

Con la tariffazione iperdinamica, inoltre, i prezzi non vengono più aggiornati una o due volte al giorno, ma possono variare continuamente e in tempo reale, anche in pochi secondi. Tradotto? Per le compagnie aeree che hanno adottato questa tariffazione (al momento sono ancora poche nel mondo), i prezzi dei voli subiscono anche decine di variazioni in poche ore. La logica è quella di ottenere da ciascun utente il prezzo migliore che è disposto a pagare per un servizio.

Come sarà nel 2026

Anche se le tariffazioni iperdinamiche continueranno a crescere, probabilmente non tutte le compagnie riusciranno ad adottarle subito, ma sarà una trasformazione graduale. Dall’altro lato, nasce la necessità di tutelare i consumatori: autorità e istituzioni europee stanno già lavorando per garantire maggiore equità e chiarezza nelle tariffe aeree, evitando che si generino discriminazioni di prezzo tra consumatori diversi.

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Redazione Redazione Eventi e News