La dottrina sociale della Chiesa ed il principio di fraternità per un rinnovato impegno civile, sociale e politico

Dicembre 13, 2025 - 21:00
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La dottrina sociale della Chiesa ed il principio di fraternità per un rinnovato impegno civile, sociale e politico

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Pensiero e principio luci per uscire dalla nebbia che avvolge la democrazia italiana.


I  dati di affluenza al voto delle recenti consultazioni elettorali  confermano un trend consolidato e sempre più preoccupante per le sorti della nostra democrazia : la disaffezione crescente per la partecipazione alla vita democratica  a causa del  venir meno della fiducia  e del percepito difetto di rappresentatività nei riguardi dei soggetti che si candidano a  guidare le istituzioni.

Serve un deciso, coraggioso cambio di rotta  che ponga fine al dualismo ed alla vibrante ,infruttuosa, contrapposizione tra gli schieramenti che attualmente imperversano sull’agone politico italiano , per fare ritrovare equilibrio ,visione strategica e concretezza ad un sistema politico che i cittadini oggi  avvertono distante e distinto da se stessi.

La mancanza di un pensiero adeguato a governare la complessità

Si avverte, innanzitutto, rispetto ad una realtà che si fa sempre più complessa, la mancanza di un pensiero adeguato a governare tale complessità, e di principi che accomunano  e dunque in grado di superare le divisioni che oggi connotano  la realtà politica.

A mio avviso la risposta per superare tale inadeguatezza  si riscontra nell’abbraccio di un pensiero, quello della dottrina sociale della Chiesa, intrinsecamente capace di governare la complessità  e di un principio, la fraternità ,che per definizione accomuna e comunque va interiorizzato per cicatrizzare le ferite dell’umanità

La dottrina sociale della Chiesa ed il principio di fraternità

La dottrina sociale della Chiesa  è dottrina etica, che raccoglie una molteplicità di contributi interdisciplinari nell’unità del giudizio morale, rivolta non solo ai cattolici  (sacerdoti, religiosi e laici) o ai credenti, ma a tutti gli uomini di buona volontà e dunque all’umanità intera.

Essa è l’accurata formulazione dei risultati di una attenta riflessione  sulle complesse realtà dell’esistenza dell’uomo, nella società e nel contesto internazionale

La dottrina sociale si giova di tutti i contributi conoscitivi  da qualunque sapere provengano e possiede una importante dimensione interdisciplinare: per incarnare meglio in contesti sociali, economici e politici diversi e continuamente cangianti  l’unica verità sull’uomo, tale dottrina entra in dialogo con le varie discipline che si occupano dell’uomo, ne integra in sé gli apporti e proprio per questo è in grado di guidare la complessità della vita.

Non si tratta di ideologia

Attenzione a non confondere la dottrina sociale della chiesa con l’ideologia.

Si  situa al riguardo  una  importante differenza  tra l’ideologia e la dottrina sociale della Chiesa: mentre la prima consiste  di per sé nell’adesione ad una serie di valori  ad esclusione di altri, la seconda non ne esclude nessuno, perché si basa su un’antropologia  che vuole considerare  l’uomo nella pienezza  della sua realtà.

La dottrina sociale della Chiesa, dunque, si preoccupa della vita umana nella società ,del benessere delle persone, nella consapevolezza che dalla qualità del vissuto sociale, ossia delle relazioni di giustizia e di amore che lo intessono, dipende in modo decisivo  la tutela e la promozione delle persone ,per le quali ogni comunità è costituita. Nella società ,infatti, sono in gioco  la dignità e i diritti della persona  e la pace nelle relazioni tra persone e comunità di persone ,beni questi che la comunità sociale  deve perseguire e garantire.

La dottrina sociale, caratterizzata da continuità e rinnovamento, implica ,infine, responsabilità relative alla costruzione, all’organizzazione ed al funzionamento della società : obblighi politici, economici, amministrativi, vale a dire di natura secolare ,che appartengono ai laici ,non ai sacerdoti ed ai religiosi. Tali responsabilità competono ai laici in modo peculiare in ragione della loro condizione e della loro indole.

La fraternità, cuore della dottrina sociale della Chiesa, è ciò che permette il costituirsi di una comunità di uguali, aventi la libertà di compiere scelte diverse, all’interno di ciò che è legale. La fraternità dunque custodisce la possibilità dell’uguaglianza e della libertà, è la condizione della politica.

La prospettiva del pensiero fraterno

La prospettiva del pensiero fraterno, della fraternità nella sua dimensione sociale e pubblica, costituisce un patrimonio al quale attingere per nutrire le proprie idee ed elevare la qualità umana, culturale e politica di coloro che si dedicano alla cosa pubblica.

La fraternità è, dunque, una vera e propria categoria politica e di organizzazione sociale che permette agli uguali di essere diversi ed è l’elemento di equilibrio che permette  a libertà ed eguaglianza di stare insieme e non di versare su fronti contrapposti come è stato finora, dimostrando limiti e fragilità che oggi si manifestano in tutta evidenza e che il momento storico che stiamo vivendo  ci suggerisce  essere assolutamente necessario superare.

Sembra pertanto giunto il tempo propizio, il kairòs , per vivere la fraternità in politica alla luce della dottrina sociale della Chiesa, la cui declinazione potrà essere realizzata da un soggetto politico nuovo che agisca al di fuori della logica del bipolarismo.

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