Esplosione a Roma, rischi per la salute. I medici: «Tenere le finestre chiuse, fumi possono irritare vie aeree»

Lug 5, 2025 - 11:30
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Esplosione a Roma, rischi per la salute. I medici: «Tenere le finestre chiuse, fumi possono irritare vie aeree»

Secondo gli esperti, l’esplosione di Roma ha provocato la dispersione nell’aria di fumi e particolati fini (Pm2,5, Pm10, Voc) derivanti dalla combustione. Per la SIMa «È utile che le autorità eseguano un monitoraggio della qualità dell’aria e, se indicato, dispongano controlli ambientali su suolo e acque di spegnimento». A rischio chi già soffre di Asma e bronchite

La grande esplosione avvenuta ad un distributore di Gpl sulla Prenestina, periferia sud est di Roma, che ha provocato oltre 40 feriti ha acceso l’allarme sui pericoli per la salute dalla combustione di questa sostanza nociva per la salute.

Alessandro Miani, presidente della Società italiana di medicina ambientale (SIMA), come riporta Adnkronos, ricorda che il Gpl, miscela di propano e butano, «se inalato in concentrazioni elevate può causare nausea, cefalea, vertigini, disturbi neurologici, perdita di coscienza o persino asfissia per spiazzamento dell’ossigeno», mentre il «contatto diretto con il liquido criogenico può provocare ustioni da freddo e gravi lesioni cutanee».

Rischi effetti collaterali per i più vulnerabili

Per Miani «il rischio di effetti collaterali nei soggetti più vulnerabili, in particolare a livello respiratorio, non può essere escluso, soprattutto a causa dei fumi, del particolato fine e delle sostanze secondarie prodotte dalla combustione, che possono irritare le vie aeree o peggiorare quadri preesistenti come asma o bronchiti».

Secondo gli esperti, l’esplosione ha provocato la dispersione nell’aria di fumi e particolati fini (Pm2,5, Pm10, Voc) derivanti dalla combustione: «Queste sostanze, anche a basse concentrazioni, possono irritare le vie respiratorie, peggiorare condizioni preesistenti come asma o bronchiti, e aumentare il rischio cardiovascolare acuto e cronico».

In particolare, «in presenza di sintomi quali irritazione oculare, tosse persistente, cefalea, stanchezza anomala o difficoltà respiratorie è opportuno rivolgersi tempestivamente al medico o al centro antiveleni. È utile che le autorità eseguano un monitoraggio della qualità dell’aria e, se indicato, dispongano controlli ambientali su suolo e acque di spegnimento».

Magi (Omceo Roma): «Tenere le finestre chiuse»

Il presidente dell’Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri (Omceo) della Provincia di Roma, Antonio Magi, ribadisce: «I fumi sprigionati dall’incendio, il particolato fine e le sostanze secondarie prodotte dalla combustione, possono irritare le vie aeree, causare problemi respiratori e bruciore agli occhi. Chi risiede nella zona Sud Est della città deve tenere possibilmente le finestre chiuse per evitare di respirare quell’aria ancora per qualche giorno».

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