Lo scoiattolo grigio in Italia sta diventando un pericolo


Lo scoiattolo grigio in Italia sta creando problemi alla biodiversità locale, soppiantando la specie autoctona e causando danni anche alla flora. Ecco cosa sapere e in quali zone il problema è più accentuato
Ti guarda con i suoi occhietti sbarazzini e poi schizza via. Difficile prenderlo, ma in effetti negli ultimi anni, lo scoiattolo grigio (Sciurus carolinensis) si è diffuso in molte città del Nord Italia, diventando una delle specie aliene invasive più problematiche per l’ambiente urbano.
A prima vista può sembrare innocuo, ma in realtà compromette la biodiversità, danneggia gli alberi e altera gli equilibri ecologici delle nostre città.
Cosa significa specie aliena invasiva?
Una specie aliena invasiva è un organismo introdotto – accidentalmente o volontariamente – in un habitat in cui non è originario e che riesce ad adattarsi, riprodursi e diffondersi a scapito delle specie locali.
Lo scoiattolo grigio è un esempio emblematico. In Italia è stato introdotto nel secolo scorso e oggi si trova in diverse aree di Piemonte, Lombardia, Liguria e Veneto, dove ha soppiantato il nostro scoiattolo rosso autoctono (Sciurus vulgaris).
Perché lo scoiattolo grigio è un problema? Principalmente perché:
- soppianta lo scoiattolo rosso: è più competitivo e resistente e trasmette un virus (squirrelpox) letale per la specie rossa, che in alcune aree è ormai quasi scomparsa
- danneggia gli alberi: scorteccia le piante per nutrirsi della linfa, indebolendo il verde urbano e aumentando il rischio di caduta dei rami
- altera l’equilibrio ecologico: consuma grandi quantità di semi e frutti, sottraendoli a uccelli e piccoli mammiferi, compromettendo intere catene alimentari urbane
Dove si trova in Italia?
Le popolazioni più dense si osservano in città come Torino, Varese, Genova, Monza, Parco delle Groane e aree verdi della Brianza.
Qui, lo scoiattolo grigio si è ben adattato grazie alla presenza di parchi pubblici, alla scarsità di predatori naturali e alla disponibilità di cibo anche da parte dei cittadini.
È pericoloso anche per l’uomo?
Non è considerato pericoloso, ma in ambiente urbano può diventare insistente nella ricerca di cibo, avvicinandosi troppo alle persone. Inoltre, può essere vettore di parassiti e pulci.
Cosa prevede la legge?
La presenza dello scoiattolo grigio è vietata e definita in base al regolamento Ue 1143/2014, che impone agli Stati membri di intervenire sulle specie invasive prioritarie.
In Italia sono attivi progetti di contenimento tramite trappolaggi, sterilizzazioni e, in alcuni casi, abbattimenti. Azioni spesso osteggiate, ma fondamentali per proteggere le specie autoctone e salvaguardare gli ecosistemi urbani.
Cosa possiamo fare noi cittadini?
Non alimentare gli scoiattoli nei parchi: anche se sembrano amichevoli, ciò facilita la loro diffusione. Segnalare avvistamenti alle autorità ambientali locali. Partecipare a campagne di sensibilizzazione sulla biodiversità urbana e sul ruolo delle specie autoctone.
Il caso dello scoiattolo grigio nelle città italiane dimostra quanto sia delicato il rapporto tra natura e urbanizzazione. Per evitare danni irreversibili alla nostra biodiversità, servono scelte consapevoli, informazione scientifica e una gestione responsabile delle specie invasive.
Ecco una tabella di città per lo più interessate al fenomeno scoiattolo grigio
Crediti immagine: Depositphotos
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