EUCASS 2025 Roma: la più grande conferenza aerospaziale d’Europa

Roma, 30 giugno 2025 – L’Europa dello spazio si dà appuntamento a Roma. Si è aperta questa mattina la nona edizione di EUCASS (European Conference for Aero-Space Sciences), il più importante evento scientifico del settore aerospaziale a livello continentale, che fino al 4 luglio riunirà nella capitale oltre 1.200 tra ricercatori, ingegneri, rappresentanti delle agenzie spaziali, aziende e istituzioni provenienti da tutto il mondo.

Nei saloni del centro congressi “La Nuvola”, cuore pulsante di questo summit, si respira un’aria internazionale e di grande fermento. In ballo non ci sono solo progetti scientifici, ma anche il futuro tecnologico e industriale di un’Europa che mira a non restare indietro nella nuova corsa allo spazio. E Roma, scelta per la prima volta come sede di EUCASS, si conferma crocevia strategico non solo per la scienza ma anche per la diplomazia spaziale.

Propulsione green e microlanciatori

Il programma di EUCASS 2025 si articola in oltre 600 presentazioni suddivise in sessioni parallele, tavole rotonde e poster. Tra i temi caldi, la transizione verso sistemi di propulsione green, con combustibili alternativi e tecnologie a basso impatto ambientale, settore su cui l’Europa intende conquistare leadership, sia sul piano civile che difensivo.

Grande attenzione anche ai micro-lanciatori, i piccoli razzi progettati per portare satelliti di peso contenuto in orbita bassa (LEO). Un segmento in rapidissima crescita, dove le aziende europee stanno cercando di ritagliarsi uno spazio competitivo contro giganti come SpaceX e Rocket Lab.

“La corsa ai micro-lanciatori non è solo una questione tecnologica, ma strategica. Consentono all’Europa di avere accesso autonomo allo spazio e di supportare il business dei piccoli satelliti, un mercato che vale già miliardi”, spiega François Vuillot, presidente di EUCASS, intervenuto alla cerimonia inaugurale.

L’industria italiana protagonista

L’Italia gioca un ruolo da protagonista. Da Avio a Thales Alenia Space, passando per Leonardo e le tante PMI del comparto aerospaziale, la presenza industriale tricolore è massiccia, così come quella accademica. Diverse università italiane stanno presentando in questi giorni studi su nuovi materiali, sistemi di controllo termico, propulsori “green” a base di idrogeno liquido o metano, e persino innovativi sistemi di deorbiting per limitare l’affollamento di detriti spaziali.

“In uno scenario globale sempre più competitivo, l’Italia punta sulla tecnologia e sulla sostenibilità come carte vincenti”, ha dichiarato Luca Rossettini, CEO della startup D-Orbit, una delle realtà più dinamiche del new space italiano, presente con uno stand molto visitato.

Uno sguardo al futuro

EUCASS è anche l’occasione per discutere delle grandi sfide politiche e industriali dello spazio europeo: dal futuro di Ariane 6 alle nuove collaborazioni tra ESA (European Space Agency) e operatori privati, fino alla partecipazione dell’Europa alle missioni lunari e marziane.

La conferenza proseguirà nei prossimi giorni con interventi di alto livello, come quelli di Josef Aschbacher, Direttore Generale dell’ESA, e di rappresentanti di NASA, JAXA e CNES. Venerdì 4 luglio sono attesi gli atti conclusivi, con la proclamazione dei migliori lavori scientifici presentati e con la prospettiva già rivolta alla prossima edizione, prevista nel 2027.

In un momento storico in cui lo spazio è tornato ad essere teatro di interessi geopolitici, economici e tecnologici, EUCASS 2025 si conferma non solo la più grande conferenza aerospaziale d’Europa, ma anche uno specchio delle ambizioni spaziali del Vecchio Continente. E Roma, in questi giorni, ne è la capitale indiscussa.