Femminicidio Pamela Genini, l’ex fidanzato: “Soncin minacciava di uccidere la madre”

Gianluca Soncin avrebbe minacciato più volte Pamela Genini di “uccidere la madre” se lei avesse interrotto la relazione. Lo ha detto agli investigatori l’ex fidanzato della modella uccisa a coltellate martedì sera dal compagno 52enne, riferendo di una circostanza avvenuta nell’aprile 2025 quando Genini aveva riallacciato i rapporti con lui chiedendogli aiuto per “allontanarsi” dall’uomo. La ragazza gli avrebbe riferito le frasi dell’imprenditore piemontese, ora in carcere a San Vittore dove domani sarà interrogato dal gip di Milano, Tommaso Perna. “Se mi lasci ti ammazzo, e ammazzo tua madre“. L’uomo, conosciuto dalla modella nel marzo 2024, sarebbe stato anche un abituale consumatore di cocaina e oppiacei. Sin dall’inizio della relazione sentimentale l’avrebbe obbligata a “lasciare il lavoro” e, dopo il trasferimento nella sua casa di Cervia, in Romagna, a impedirle di “vedere le amiche”, “sentirle telefonicamente”. Genini avrebbe utilizzato dei numeri in “anonimo” per poter contattare i suoi conoscenti.
L’ultimo messaggio di Pamela: “Aiuto, ha le mie chiavi”
“Aiuto, aiuto, aiuto“. Sono le ultime parole che l’ex fidanzato di Pamela Genini ha potuto sentire prima che “saltasse la comunicazione” martedì sera intorno alle 21.22 mentre si trovava al telefono con lei quando il suo omicida, Gianluca Soncin, con cui aveva interrotto la relazione da poche settimane, ha fatto irruzione nella casa della ragazza di via Iglesias 33 a Milano. “Ho provato a richiamarla, senza successo”, ha messo a verbale l’uomo che “immediatamente” ha iniziato a scriverle dei messaggi. “Ho paura, ha fatto doppione chiavi mie, è entrato, nn so che fare, chiama polizia“, ha scritto Genini attivando l’ex fidanzato. Gli investigatori del commissariato Villa San Giovanni, coordinati dalla pm Alessia Menegazzo, nella notte hanno sentito come testimoni anche i vicini di casa di Genini. Hanno raccontato di aver sentito delle grida e aver visto la donna che “cercava di uscire dal proprio appartamento, ma veniva trattenuta e tirata dai capelli da un uomo per poi trascinarla in casa”. Urla provenienti anche dal “terrazzo grande”. Intorno alle 21.45 una vicina di casa ha sentito una voce femminile invocare aiuto gridando “Non lo farò più”, “ti amo”, “smettila, ho una famiglia”. Da quel momento il silenzio.
La socia di Genini: “Sei pazzo ma sapevi quello che stavi facendo”
“Pazzo? Sì, lo sei. Ma non credo abbastanza da non sapere quello che stavi facendo. Spero solo che, se esiste una giustizia la pagherai per avermi tolto chi per me era una sorella”. Così su Instagram Elisa Bartolotti, amica di Pamela Genini e sua socia nell’azienda Epshelux in riferimento a Gianluca Soncin, accusato di aver ucciso la donna, sua compagna attuale, con 24 coltellate martedì sera a Milano in zona Gorla. “Ciao Pam. Non invecchieremo insieme, tu non invecchierai mai. Ti voglio bene amica mia“, conclude la storia.
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